ALBA - La Casa di reclusione "Giuseppe Montalto" al centro di un incontro in Comune ad Alba

L'amministrazione ha incontrato il provveditore di Piemonte-Liguria-Valle d'Aosta del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

15/04/2021 10:08

La Casa di reclusione Giuseppe Montalto è stata al centro dell’incontro che si è tenuto sabato 10 aprile in Municipio ad Alba con Pierpaolo d’Andria, Provveditore di Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. A riceverlo il sindaco Carlo Bo e l’assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo con il Garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Bruno Mellano e il Garante comunale Alessandro Prandi.
 
Durante la riunione è stato fatto il punto sui lavori che interesseranno l’istituto penitenziario albese chiuso da gennaio 2016. Il Provveditore ha comunicato che sono in fase di valutazione le offerte pervenute per la gara di appalto, con una previsione di partenza del cantiere il prossimo autunno. L’importo complessivo ammonta a 4.586.124,42 euro. L’intervento sarà eseguito in due fasi: la prima sul corpo attualmente chiuso per poterlo riconsegnare all'uso di destinazione in via prioritaria, la seconda sulla parte oggi operativa - ad eccezione della caserma agenti e del reparto semi-liberi -, meno degradata e che necessita di un intervento meno importante, anche dal punto di vista finanziario.
 
E’ stata l’occasione per approfondire la già annunciata intenzione da parte del Provveditorato di istituire presso il carcere di Alba una Casa Lavoro, con l’inserimento di una trentina di persone ora ospitate nella Casa circondariale di Biella e il conseguente trasferimento dei detenuti del “Montalto” in altri istituti. Il Provveditorato vuole coinvolgere in modo fattivo il territorio albese per creare opportunità di inclusione sociale, culturale e lavorativa per gli ospiti della futura Casa Lavoro: le istituzioni (Amministrazioni comunali, Azienda sanitaria locale, Consorzio socio-assistenziale), il terzo settore (cooperative, volontariato, associazionismo) e il mondo delle imprese profit.
 
Il sindaco di Alba Carlo Bo e l’Assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo: “Ringraziamo il Provveditore D’Andria per aver accolto il nostro invito e per l’attenzione dimostrata per la nostra struttura. La priorità oggi è la completa riapertura della Casa di reclusione, a ormai più di cinque anni dai casi di legionella. Intervenire sul carcere significa evitare il degrado e l’abbandono di una struttura pubblica fino ad allora ben funzionante, migliorare le condizioni dei detenuti presenti oggi nel piccolo settore riaperto e, infine, poter andare avanti con i progetti che hanno fatto del nostro istituto penitenziario una realtà d’eccellenza”.
 
In questi mesi - ha affermato il Provveditore Pierpaolo D’Andriaabbiamo intessuto una serie di interlocuzioni in primis con la Direzione e gli operatori del carcere albese, ma anche con l’Asl Cn2 e alcuni soggetti coinvolti nelle attuali progettualità e, ovviamente, con la rete dei Garanti”.
 
Il Garante regionale Bruno Mellano: "Si è finalmente a una svolta. L'Amministrazione penitenziaria ha preannunciato un progetto d'istituto ampio e impegnativo per la complessiva ripartenza della Casa di reclusione albese, con la richiesta di coinvolgimento del territorio. Dal 1975, con la riforma dell'Ordinamento e le leggi correlate, nessun carcere può svolgere le sue funzioni costituzionali senza il contributo delle istituzioni territoriali e della società locale. Ringrazio il Provveditore per la disponibilità al dialogo e auspico che l'intera comunità penitenziaria - amministrativi, agenti, educatori, professionisti, formatori, sanitari, volontari e ovviamente detenuti -, possa essere protagonista attiva di un percorso che porti presto il carcere "Montalto" ad una nuova e piena funzionalità, con la necessaria efficacia trattamentale".
 
Ringrazio sindaco e amministrazione per aver organizzato l’incontro ed essere molto attenti alle vicende del carcere – spiega il Garante comunale Alessandro Prandi -. La responsabilità delle decisioni e delle operatività spetta all'Amministrazione penitenziaria nelle sue varie articolazioni, nazionale, regionale e locale, che deve mettere in campo sensibilità, risorse e competenze in grado di reggere la sfida cui il nostro territorio sarà chiamato a partecipare. Se è importante concentrarsi sulle attività che coinvolgeranno gli internati della Casa Lavoro, lo è altrettanto pensare al futuro degli attuali ospiti della Casa di reclusione di Alba, ponendo attenzione al loro radicamento territoriale - un numero non indifferente è residente nell'albese e nel cuneese -, ai percorsi trattamentali in atto e alle singole situazioni sanitarie e psico-fisiche”.
 

c.s.

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