ALBA - 'Porte aperte' al vivaio Vivalb nell’azienda agricola Bardelli di Alba

Alla manifestazione era presente per la Provincia di Cuneo, proprietaria dell’azienda agricola, il consigliere Massimo Antoniotti

18/09/2019 14:23

“Vivaio aperto” è la giornata di porte aperte che si è svolta venerdì 13 settembre al Vivalb di Alba, in frazione Vaccheria, il vivaio cooperativo regionale piemontese costituito nel 1975 da cantine sociali di Cuneo, associazioni di produttori Piemonte Asprofrut, Vignaioli Piemontesi e l’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I”. Ogni anno escono da qui un milione di barbatelle e 100 mila noccioli certificati.
 
Per la Provincia, proprietaria dell’azienda agricola Bardelli concessa in comodato all’Istituto tecnico Agrario “Umberto I”, era presente il consigliere provinciale delegato Massimo Antoniotti che ha incontrato Giulio Porzio, confermato alla guida della cooperativa. Con Porzio lavorano nel consiglio di amministrazione il vicepresidente Cesare Barbero, Nicoletta Ponchione, Giovanni Bracco, Giuseppe Dacomo, Antonello Demaria e Davide Viglino.
 
L’attività principale del Vivalb oggi è la produzione di viti: ogni anno si producono circa un milione di barbatelle. Per gli alberi da frutta la produzione si attesta intorno alle 150.000 unità; sono invece 100.000 le piante di nocciolo certificato. Fiore all’occhiello è la “screen house”, in cui sono conservate le selezioni clonali ottenute nel corso degli anni dall’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp) del Cnr di Torino anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte. Queste selezioni rappresentano il frutto di un grande lavoro di miglioramento genetico che ha riguardato tutte le varietà più rappresentative della vitivinicoltura piemontese e ligure) e che è stato realizzato per contribuire allo sviluppo di questo settore, mettendo a disposizione di tutti i risultati ottenuti attraverso l’attività di ricerca e sperimentazione.
 
Con il Centro di Premoltiplicazione del Materiale Viticolo del Piemonte (CePreMaVi), di cui è titolare la Regione Piemonte e al quale aderisce l’Ipsp in qualità di costitutore, le selezioni clonali vengono messe a disposizione dei vivaisti e, di conseguenza, dei viticoltori. Il CePreMaVi rappresenta quindi l’ideale anello di congiunzione tra la ricerca e la viticoltura di qualità.
 
“Il CePreMaVi – spiega Porzio – fornisce ai vivaisti barbatelle di categoria base per l’impianto di vigneti idonei al prelievo di gemme per la produzione in larga scala di materiale certificato. Noi, Vivalb, siamo il braccio operativo della Regione e di tutti i vivaisti piemontesi: curiamo gli innesti, le barbatelle e la “screen house”, dove ci sono tutte le piante ‘nonne’”. Aggiunge Porzio: “Il nuovo Consiglio di amministrazione  ha deciso di aprire il vivaio e la sua screen house a clienti, studenti delle scuole agrarie del Piemonte e a tutti quelli che sono interessati”. Ora Vivalb punta alla creazione di un comitato tecnico-scientifico per la promozione di ricerche applicate e sperimentazioni nel settore vivaistico.

c.s.

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