BAROLO - Se n'è andata la prima giornata di Collisioni

Decine gli incontri: da Ammaniti a Maccio Capatonda, da Antonella Clerici a Tommaso Paradiso. Assente Bertolucci. La sera il concerto di Pezzali, Nek e Renga

Samuele Mattio 01/07/2018 10:21

Se n'è andata la prima giornata di incontri della decima edizione di Collisioni. Tra un bicchiere di vino e una battuta di Fassona sono migliaia le persone che hanno invaso Barolo per ascoltare gli interventi di personaggi di ogni settore, dalla letteratura alla musica, dal cinema al mondo dello spettacolo. Nella mattinata di ieri, sabato 30 giugno, si sono succeduti sui palchi della perla delle Langhe il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, con il suo nuovo libro 'I fasciovegani', lo scrittore Mauro Corona, il quale ha provocatoriamente annunciato di aver costituito un'associazione per la tutela delle 'Vecchie Osterie', ultima resistenza al dilagare di Tripadvisor, Pravda dei giorni nostri. Il tutto mentre Elio e Le Storie tese, dopo l'ultimo concerto della sera precedente, si mettevano a nudo (figura retorica) raccontando i propri trascorsi e scherzando sul mondo della musica. “La prima volta che ho ascoltato una canzone di Ligabue, 'Bambolina e Barracuda', pensavo fosse un artista comico – ha detto un divertito Rocco Tanica -. Avevo intravisto del talento e non mi sono sbagliato” .
 
Poi è toccato a Piero Pelù e Maccio Capatonda, il quale ha raccontato dei suoi personaggi: “Mariottide rappresenta la miseria umana”. Tra le vigne anche Julian Barnes, il leggendario scrittore postmodernista autore de 'Il Pappagallo di Flaubert': “Quando scrivo non penso mai a quello che ho vergato in passato, altrimenti farei troppa fatica e perderei la spontaneità”.Sul palco blu, dopo l'apprezzatissimo scrittore Niccolò Ammaniti è toccato alla conduttrice televisiva Antonella Clerici intrattenere il pubblico. La presentatrice e autrice de 'La Prova del Cuoco' ha detto: “Non farei mai l'attrice, a ognuno il suo mestiere”. Poi un ricordo per Fabrizio Frizzi: “Era una delle persone che frequentavo anche fuori dalla televisione. Io, lui e Carlo Conti avevamo in programma di fare qualcosa insieme, ma purtroppo non è stato possibile”. Nel pomeriggio ha pesato la defezione dell'attesissimo Bernardo Bertolucci. Il regista di 'Ultimo Tango a Parigi' e 'Novecento' non è arrivato in quel di Barolo, ma la notizia non è stata comunicata al pubblico per tempo e qualcuno dei presenti ha protestato: “Ero venuto qui apposta per lui!”.
 
Tra i più apprezzati lo psicoanalista Massimo Recalcati, il quale ha analizzato il legame dell'uomo con le catene e il rapporto con il sacrificio, a suo giudizio sorta di retaggio culturale causato dalla religione. La giornata è proseguita con un susseguirsi di incontri: Laura Morante, Guè Pequeno, Luca Argentero, Dolcenera, Diodato e Thar Ben Jelloun. A Barolo anche Tommaso Paradiso, che ha rivelato “Mi intendo più di cinema che di musica”, poi ha improvvisato “Questa nostra stupida canzone d'amore” al piano. Indubbiamente meglio in sala di registrazione. La sera sono saliti sul palco della piazza Rossa a Max Pezzali, Francesco Renga e Nek i quali hanno entusiasmanto le migliaia di presenti con un concerto già portato in tutta Italia. “Non sarà facile ritornare solisti” avevano dichiarato in un incontro in giornata e, a vedere quanto si sono divertiti sul palco, non è difficile credergli. Oggi, domenica primo luglio, si prosegue. Stasera c'è Caparezza.

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