CHERASCO - A Cherasco grande successo per l'edizione 2019 di 'Noi le chiamiamo chiocciole'

Si chiude con oltre 22 mila presenze l’evento clou del settore elicicolo, che conferma la Chiocciola Metodo Cherasco una potenza in Italia e all’estero

03/10/2019 11:37

Materia prima, alta tecnologia, agricoltura, cosmetica, cucina ed economia. Ecco la filiera estesa della Chiocciola Metodo Cherasco, che non si ferma qui. Un sistema economico vincente che si espande sempre più in tutto il mondo. Grande fonte di reddito, rispetta valori quali l’ambiente e la persona ed è un vero e proprio esempio di economia circolare, anzi elicoidale: un sistema completo, senza alcuno spreco. Ecco perché è l’animale che rappresenta il futuro. In 24000 questo weekend sono venuti a Cherasco per celebrare la Chiocciola, ma il presidente Simone Sampò dà appuntamento all’anno prossimo: “Ci vediamo tra un anno all’Helix Fest, un progetto che coinvolgerà non solo il mondo elicicolo, ma tutte quelle nicchie e quei settori che hanno deciso di lavorare come noi, salvaguardando l’ambiente e il futuro del mondo. Sarà più grande di quello che ci aspettiamo e rappresenterà la rivoluzione dell’economia elicoidale”.
 
Si chiude con oltre 22000 presenze l’edizione 2019 dell’evento clou del settore elicicolo, che conferma la Chiocciola Metodo Cherasco una potenza in Italia e all’estero, futuro della nostra cucina e dell’economia. Presenti Irene Pivetti, il Sindaco di Cherasco, professori e docenti di Pollenzo e di tutta Italia, Samuel dei Subsonica. Appuntamento all’anno prossimo con l’Helix Fest nuova frontiera dell’Economia Elicoidale
 
Anche quest’anno numeri da record a Cherasco in occasione di Noi le Chiamiamo Chiocciole, il festival che celebra la Chiocciola Metodo Cherasco e il successo portato in Italia e nel mondo. Le partecipazioni si raddoppiano con più di 22000 persone, oltre 6000 coperti nel padiglione gastronomico, 1000 nuovi elicicoltori hanno partecipato alla giornata informativa di sabato pronti a far parte di un indotto imprenditoriale che ad oggi conta 550 allevamenti su 870 solo in Italia. 850 persone hanno preso parte al convegno tecnico scientifico di domenica che ha visto gli interventi di esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni come l’ex presidente della Camera Irene Pivetti e il professor Franco Fassio dell’Università di Pollenzo, che ha ufficializzato da parte del mondo accademico la nascita di un’Economia Elicoidale, prima forza del Metodo Cherasco. L’appuntamento è all’anno prossimo con una novità che determinerà definitivamente la massima innovazione agricola e scientifica per l’Istituto: l’Helix Fest 2020, un evento allargato che avrà come tema appunto l’economia elicoidale.
 
Sabato e domenica giornate informative, le testimonianze degli elicicoltori, interventi tecnico scientifici e delle autorità per raccontare la vera e propria potenza economica generata dal Metodo Cherasco, basata su un sistema elicoidale, ultima frontiera dell’economia circolare
 
Sul palco di sabato elicicoltori da tutta Italia e dal mondo hanno raccontato le loro esperienze, di come la loro vita e la passione per l’elicicoltura siano cambiate grazie all’Istituto e al Metodo Cherasco: “Con Simone Sampò e la sua rivoluzione c’è stata una svolta nell’allevamento elicicolo: è arrivato un sistema organizzato seppur rigido, ma senza disciplinare non si ottengono risultati. L’assistenza che dà l’Istituto è uno dei punti forti, oltre la qualità del prodotto”.
 
Nella giornata di domenica invece il convegno tecnico, aperto da Simone Sampò, presidente ANE Associazione Nazionale Elicicoltori: “Il nostro è l’unico allevamento che non inquina e produce proteine sane senza grassi. Grazie ad un’economia elicoidale ci apriamo ad altri settori come il food, la cosmetica, il sociale con la Pet Therapy, l’innovazione tecnologica con il MullerOne, la materia prima con la bava di lumaca.” Continua, ”E’ arrivato il momento di assestarci, come il guscio di una chiocciola che per avere equilibrio deve stoppare la crescita. Questo perché cerchiamo un ritorno al passato, i nostri elicicoltori ricordano gli artigiani, con la propria bottega, partecipano ai mercati. Torniamo indietro perché è il mondo a chiedercelo e oggi possiamo dire di aver creato un settore che porta reddito. L’anno prossimo ci riserva un salto importantissimo, l’Helix Fest evoluzione di Noi le Chiamiamo Chiocciole in un Festival molto più esteso, che però tocca tanti altri settori dell’agricoltura a tema sostenibilità”.
 
Interviene anche Irene Pivetti, ex presidente della Camera: “Sono felice di esserci e di dire che la Chiocciola Metodo Cherasco è un vero e proprio ponte con i mercati nuovi, come la Cina. L’Istituto è stato in grado di creare una rete di imprese che dà supporto anche nei mercati esteri, cosa di cui le istituzioni non sono state capaci fino ad ora. E’ un esempio di intraprendenza e di sapienza, qualità che gli italiani sanno mettere in ogni cosa che fanno. Si parla troppo di Made in Italy come se fosse solo il mangiare e vestirsi bene ma è molto di più. Gli italiani hanno la capacità di mettere la qualità ovunque, dalla comunicazione urbana all’agricoltura perché non si accontentano mai di una cosa “solo buona”. Grazie alla testimonianza dell’Istituto, speriamo di essere all’altezza dell’opportunità che date al nostro paese continuando a essere un team coeso”.
 
Donato Mangino, Vice Presidente ANE: “Il sistema metodo Cherasco concretizza quella che chiamiamo Economia Elicoidale, ha la forma delle nostre chiocciole perché trasforma gli imput, cioè gli scarti quotidiani che produciamo, in output. Un sistema senza sprechi che oggi giorno, con l’aumentare della popolazione e il diminuire delle risorse, è vincente. L’esempio è la struttura della nostra filiera, che amplifica il valore di tutti i membri e i passaggi rispondendo alle esigenze di crescita sempre più sostenibili. Si tratta di un tassello dell’economia circolare, ancora piccolo ma sviluppabile. Siamo particolarmente soddisfatti di aver ricevuto la visita della delegazione cinese e dei rappresentanti dell'Ufficio dell'Agricoltura dello Sichuan. Ci sono le condizioni base per costruire un progetto di collaborazione che possa aggiungere un tassello significativo al processo di internazionalizzazione di Chiocciola Metodo Cherasco”.
 
Franco Fassio, Vice presidente dell’Università di Pollenzo: “Oggi riconosco a nome della comunità accademica la struttura dell’Economia Elicoidale, una piccola branchia dell’economia circolare che ci impegniamo a studiare. In quest’ottica faccio un appello alla scienza, che deve essere in grado di dialogare con dinamiche popolari, per tornare a quella qualità, a quella sostenibilità, alle abitudini artigiane di un tempo, così da unire la cultura scientifica con quella gastronomica. Riprendo anche l’appello di Carlin Petrin: nei prossimi mesi lavoriamo tutti per piantare 60.000 piante in Italia. Un intervento singolo, piccolo, che però può dare un grande segnale. Chiedo anche ai nostri elicicoltori, in nome dell’allevamento naturale e dell’economia sostenibile che hanno scelto, di fare questo piccolo gesto che ci aiuterà a cambiare”. Carlo Davico, Sindaco di Cherasco: “Cherasco ha raggiunto il mondo grazie all’Istituto di Elicicoltura. Questo Festival è un tassello fondamentale per lo sviluppo agricolo e gastronomico della città e anche della regione”. Samuel Umberto Romano, frontman dei Subsonica: protagonista di una doppia intervista insieme a Simone Sampò, alla domanda sul perché un personaggio come lui si è voluto avvicinare al mondo dell’elicicoltura, risponde: ”Ho colto fin dalle prime conversazioni con Simone una sensibilità all’ambiente e alla naturalità. Da sempre io e i Subsonica siamo impegnati su questo versante attuale, e bisogna unire le forze quando si condividono valori e obiettivi di questo tipo”.
 
Il Premio Giornalistico Chiocciola Metodo Cherasco Durante il convegno della domenica sono stati ufficializzati i nomi dei vincitori del Premio Giornalistico Chiocciola Metodo Cherasco - Elicicoltura 2.0 promosso dall'ANE e del Premio Giornalistico Chiocciola Metodo Cherasco - Città di Cherasco promoso dal Comune. Per la prima categoria il vincitore è stato Alberto Lupini per l'articolo "La chiocciola sana e buona di Cherasco lancia la sfida alle escargot francesi" pubblicato su "L'Italia a Tavola". La motivazione del Premio: "Alberto Lupini è un giornalista di grande esperienza, la sua capacità nel comunicare al pubblico i prodotti tipici lo contraddistingue e lo rende un vero cronista del gusta. Nel suo articolo ha saputo dare il giusto e corretto risalto ad un metodo di allevamento, di lavoro di squadra, di studio e ricerca, di filiera completa di un prodotto nobile e al contempo tradizionale come le chiocciole di Cherasco, E' un articolo che leggi con piacere, assorbendone un'informazione precisa e dettagliata. Alberto Lupini è un uomo che fa informazione". Il Premio Città di Cherasco è stato assegnato a Claudio Zeni per l'articolo "Chioccioliamo a Cherasco" pubblicato su "Goloso & Curioso". La motivazione: "Claudio Zeni ha colto perfettamente lo spirito del Premio evidenziando con abile sintesi il concetto fondamentale della valenza territoriale che ha la Chiocciola di Cherasco. Se per altri territori del nostro paese, il vino, il tartufo, i formaggi, sono motivo di richiamo turistico, a Cherasco la Chiocciola è in primo piano a favore della promozione della città e di tutto il comprensorio. Arte, storia, cultura, tradizione e le buone ricette a base di Chiocciole". Lupini vince un premio del valore di 1.200 euro, Zeni del valore di 1.000 euro. 
 
Attività per famiglie, stand gastronomici, eccellenze da tutta Italia, il Villaggio Benessere e tutto quello che ha attirato gli oltre 24000 partecipanti a Noi le Chiamiamo Chiocciole 2019
 
Nei quattro giorni di festival più di 24000 presenze fra gli stand gastronomici degli allevatori, che hanno portato i loro piatti a base di chiocciola come quelle fritte, le orecchiette al ragù di chiocciola o i panzerotti ripieni di chiocciole. Poi il Mercato della Terra con eccellenze enogastronomiche da tutta Italia, lo stand F-helicicultura dove i bambini hanno potuto entrare in contatto con il tema dell’agricoltura e dell’importanza della sostenibilità ambientale realizzando il loro personale orticello. Presenti anche i ragazzi con disabilità cognitive dell’Istituto Monsignor Signori di Fossano a testimoniare l’utilizzo della chiocciola nella Pet Therapy. Infine il Villaggio Benessere dove più di 600 persone hanno provato la Snail Therapy Experience, ultima innovazione nel campo del massaggio - combinazione di un massaggio stimolante del meridiano con lumache vive - inventato dagli specialisti Mark e Dominilla Rozum e brevettato dall’Istituto, presentato per l’occasione in anteprima mondiale. Al Padiglione gastronomico sono stati serviti oltre 6000 coperti nelle occasioni enogastronomiche che hanno visto protagonisti gli chef di Cherasco, tra cui Francesco Oberto, Ristorante Da Francesco – 1 stella Michelin a Cherasco, e quello di Fabrizio Tesse neostellato presso il ristorante Carignano del Grand Hotel Sitea di Torino e da poco Executive Chef de Il Boscareto Resort di Serralunga D’Alba (CN) per la “Cena Stellata” a quattro mani.
 
Per l’edizione 2019 presenti le 24 delegazioni straniere che hanno partecipato alla manifestazione: Georgia, Irlanda, Scozia, Russia, Libano, Nigeria, Marocco, Tunisia, Grecia, Senegal, Spagna, Francia, Cipro, Ucraina, Polonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Ungheria, Croazia, Sud Africa, Portogallo, Bielorussia, Cina, Malta. E’ intervenuta durante il convegno di domenica anche Nadia Babrahim, Presidente della Federazione Interprofessionale dell’Elicoltura, sede succursale dell’Istituto a Marrakech: “Confido nella nostra collaborazione, che oggi contribuisce ad allargare la visione dei risultati dell’Istituto e del suo impatto. Grazie all’Istituto, la nostra federazione può allargarsi nel rispetto delle Chiocciole, sviluppare e rivoluzionare tutto il settore in Marocco, portando benefici all’intero paese”.
 
Nel 2019 l’aumento dell'83% del valore della CMC: da 3 al chilo a 5,50 euro al chilo. I numeri parlano chiaro, la Chiocciola è l’animale del futuro, ma il sistema intorno alla Chiocciola Metodo Cherasco è il futuro dell’economia.
 
Quattro giorni per scoprire fra le vie della bella Cherasco i mille e uno utilizzi della Chiocciola, dalla cosmetica alla cucina, dalla medicina al sociale. Ma anche una grande festa per celebrare un anno di svolta, forte crescita economica e grande espansione per la Chiocciola Metodo Cherasco. Degli 870 allevamenti elicicoli in Italia, ben 550 seguono il CMC Disciplinare Metodo Cherasco per un volume d’affari che ha presto raggiunto i 220 milioni di euro e le 9.200 persone che lavorano nell’indotto. Numeri importanti che determinano il sostanziale contributo della Chiocciola Metodo Cherasco all’economia italiana, mentre il Metodo è stato adottato anche dagli elicicoltori di altri 14 paesi nel mondo attraverso accordi con Lumacheria Italiana: Libano, Spagna, Grecia, Marocco, Tunisia, Malta, Giordania, Georgia, Ungheria, Bulgaria, Francia, Croazia, Serbia, Australia. La richiesta solo in Italia arriva a 246.000 tonnellate annue, ma la CMC, la cui qualità è determinata da un rigido disciplinare e una dieta esclusivamente vegetale, ne soddisfa solo il 7%. L’80% del consumo viene importato proprio da paesi quali Turchia, Indonesia, Romania, che producono animali da filiere lunghe, poco controllate. Il continuo aumento degli allevamenti di CMC e la consequenziale produzione di bava e di carne da utilizzare in diverse filiere, sono indice di futuro e ampio margine di incremento.
 
Il Metodo Cherasco: decenni di studi per trasformare la chiocciola di Cherasco da produzione domestica a fonte sicura di crescita e reddito, e portarla alla conquista del mondo. Simone Sampò, presidente in carica da tre anni, ha dato una decisa svolta al mercato della lumaca creando una rete commerciale con gli allevatori del Disciplinare del Metodo Cherasco e la rete di Lumacheria Italiana. Alla base di queste particolari chiocciole, gli allevamenti a ciclo naturale all’aperto, l’alimentazione solo a base di vegetali e la migrazione naturale da un recinto all’altro, che rendono la lumaca molto richiesta per la qualità della carne e della bava. Quest’ultima viene estratta attraverso il MullerOne, il macchinario innovativo dell’Istituto di Cherasco, che la ottiene attraverso l’ozono e quindi con un metodo cruelty-free. La filiera di questa chiocciola ha radici nell’Istituto di Elicicoltura di Cherasco, ma si dirama in tutta Italia e fino a paesi esteri, ritagliandosi uno spazio consistente nei mercati cosmetici, della medicina, della ristorazione e della gastronomia.


c.s.

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