BRA - Battuti Neri di Bra: dopo due anni di stop causa Covid torna la processione dell’Addolorata

Le celebrazioni di venerdì 8 aprile saranno presiedute dal vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti

Redazione 02/04/2022 11:22

 
Dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza Covid-19, le vie di Bra sono pronte a (ri)accogliere i simulacri della Madonna Addolorata e del Cristo Morto, che saranno portati in processione dall’Arciconfraternita della Misericordia, meglio nota come Battuti Neri. 
 
I riti ci saranno e avranno il compito di portare con loro un grande messaggio di fede e speranza in questo anno funestato dalla terribile guerra in Ucraina. 
L’appuntamento in programma venerdì 8 aprile chiama a raccolta tutta la comunità dei fedeli che potrà affollare le strade del centro per pregare e assistere ad un evento che si ripete uguale da sempre, senza mai perdere quella carica devozionale che lo rende unico. 
 
Alle 20.30 il carro processionale apparirà sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista Decollato. Poi, via al fiume di consorelle e confratelli, preceduti dai bambini custodi dei simboli della passione di Cristo. Il corteo, chiuso dai rettori, Alessio Bossolasco, Marina Tibaldi e Paolo Tibaldi, partirà dalla chiesa confraternale e seguirà il percorso originario, vale a dire: via Moffa di Lisio - chiesa di S. Andrea, via Rambaudi, via Vittorio Emanuele II - chiesa di S. Giovanni, via Marconi, via Principi di Piemonte, via Audisio, via Vittorio Emanuele - chiesa di S. Antonino - chiesa dei Battuti Neri. 
 
Presiederà l’antico rito di pietà popolare il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti che, al termine, officerà la Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Battista Decollato in suffragio di tutte le Consorelle ed i Confratelli defunti. La liturgia sarà concelebrata dal Clero locale, alla presenza delle massime autorità cittadine nella cornice dei membri dell’Arciconfraternita tutti vestiti di nero, secondo la storia e la tradizione. Una storia che nasce nel 1587 e che guarda ancora lontano. (Silvia Gullino) 
  
 

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