BRA - Grande successo per la serata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne a Bra

Partecipazione, riflessione ed informazione hanno segnato la data del 18 giugno, in occasione del 5° anniversario della Casa del Commiato Luce di Speranza

19/06/2019 14:36

Il 5° anniversario della Casa del Commiato Luce di Speranza di Bra come strumento per sensibilizzare e contrastare ogni forma di violenza contro le donne. Partecipazione ed informazione sono le parole che hanno contraddistinto l’appuntamento di martedì 18 giugno, organizzato da Armando e Viviano Verrua. “ Questa iniziativa – hanno affermato – sottolinea il legame con un progetto coraggioso, nato per primo in Piemonte al fine di accogliere le famiglie strette dal dolore, consapevoli che la sofferenza si può superare se condivisa con qualcuno”. Una serata di ascolto, riflessione e musica, presentata dalla giornalista Silvia Gullino che ha tracciato con tutti i presenti un percorso di approfondimento sulle dinamiche che caratterizzano la violenza sulle donne. Ad aprire la discussione, il vicesindaco di Bra, Biagio Conterno, che ha elogiato l’evento insieme ai consiglieri comunali Luciano Messa e Sergio Panero, sottolineando l’importanza della rete di informazione su un tema sociale di grande attualità e gravità. Una su tre. È questo il dato che rappresenta le donne che prima o poi, nel corso della vita, subiscono una forma di violenza, sia essa fisica o sessuale. Gran parte delle violenze contro le donne avviene tra le mura domestiche e l’artefice, il più delle volte, è il partner. Un dramma dalla portata enorme, che non lascia privo di macchia alcun paese al mondo. Superarla è uno degli obiettivi fondamentali per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Eppure, ancora oggi, complici la paura, la vergogna, lo stigma e, molto spesso, l’impunità del colpevole, chi subisce violenza non si rivolge a nessuno per chiedere aiuto, soprattutto le più giovani. Un tentativo di infrangere questo silenzio è dato dallo Sportello di ascolto e di aiuto contro la violenza dell’associazione “Noi4You” Cuneo, attivo dallo scorso 18 maggio, che invita ad alzare la voce contro le botte, le molestie, gli abusi sessuali, il femminicidio, il mobbing, lo stalking. Se ne è parlato con il presidente del sodalizio, la dottoressa Monica Marro e la volontaria, avvocato Lucia Gazzera. “ Lo Sportello è stato pensato per le persone che sentono il bisogno di ricevere sostegno morale e materiale, per gli uomini e le donne che non sono in grado di conquistare una propria autonomia psicologica, fisica, sessuale ed economica. Solo cercando di costruire un domani diverso, promuovendo e sostenendo autonomia culturale e professionale, accrescendo la partecipazione femminile alla vita pubblica, si potrà uscire dalla spirale della violenza, palese o nascosta, di cui troppe persone sono vittima”. Un’emergenza da combattere dall’interno. E, quindi, sradicare anziché arginare. Prevenire invece che curare. “ Presso lo Sportello di ascolto, le operatrici volontarie formate e preparate, offrono la loro competenza, ascoltando le storie che le persone vorranno narrare, così da cercare insieme le soluzioni possibili nei singoli casi. Ogni persona viene accompagnata nel suo percorso da due volontarie e, direttamente o indirettamente, a seconda della necessità, da una psicoterapeuta e un avvocato. Lo Sportello di ascolto è aperto il sabato mattina nei locali dell’Enaip di Cuneo (corso Garibaldi, 13), dalle 10 alle 12. Lo Sportello offre gratuitamente reperibilità telefonica attiva tutti i giorni al numero 375/5518066; accoglienza delle volontarie; colloqui psicologici e psicoterapeutici; consulenze legali; accompagnamento per consulenze presso servizi specialistici (assistente sociale, avvocato, commercialista, Carabinieri, Polizia di Stato, medico, ecc.); campagne ed eventi di sensibilizzazione contro ogni tipo di violenza”. Oltre allo Sportello, l’associazione “Noi4You” propone altre iniziative come il laboratorio di autostima, che si svolge ogni primo lunedì del mese, alle ore 21, presso l’oratorio Salesiano Don Bosco, gratuitamente e aperto a tutti. Inoltre, sono previsti corsi di formazione per chi volesse diventare volontario dell’Associazione, consultando, per ulteriori informazioni, il sito: www.noi4you.it e scrivendo alla e-mail: noi4you.cn@gmail.com. Così, se il rosso proposto in abiti dalla conduttrice ha richiamato il tanto, troppo sangue femminile che viene versato ogni giorno, il giallo esibito in sala dalle volontarie di “Noi4You” è l’antidoto per curare un fenomeno ancora dilagante, ma che può essere fermato in tempo, come al semaforo. Per la dottoressa Marro, specialista in psicoterapia, “ il rispetto deve stare alla base di qualsiasi tipo di rapporto e dobbiamo riprendere la nostra umanità, ricominciare ad essere persone indipendenti. Ad una donna che non trova il coraggio di denunciare direi di farsi aiutare. Di raccontare la sua storia. Trovare il coraggio è un processo che matura progressivamente con l’età e viene agevolato dall’avere accanto le persone giuste”. Dello stesso avviso, l’avvocato Lucia Gazzera, che ha tenuto a ricordare il ruolo educativo fondamentale della famiglia, della scuola, delle istituzioni e dei media nel veicolare messaggi di rispetto e dignità. “ Una lotta da combattere con la consapevolezza che bisogna uscire dagli stereotipi di genere, senza isolarsi in casa”. Non solo la violenza domestica deve uscire dal silenzio, ma anche quella in tutti gli ambiti della vita. Il caso Weinstein ha scoperchiato la vergogna delle molestie sul lavoro. In Italia il tema stenta ad affermarsi e le donne tendono a non denunciare, perché temono di non essere credute, di perdere il lavoro, perché sanno che persiste un forte pregiudizio contro di loro. In mezzo a tutto questo, ci sono uomini che ogni giorno si impegnano per la sicurezza dei cittadini, contrastando il crimine e garantendo il rispetto dell’ordine pubblico, indispensabile per la costruzione e il mantenimento di una società civile. Come Sergio Mussetto, Commissario della Polizia Municipale di Bra che ha incoraggiato le donne ad avere fiducia nelle istituzioni, “ Confidando fermamente nella Legge e negli organi preposti alla tutela dei diritti. Chi subisce qualsiasi forma di violenza deve denunciarla e cercare, al contempo, aiuto presso le strutture che esistono e possono fornire la protezione necessaria”. L’ultima parola è stata della musica, con la melodia River proposta al pianoforte da Mara Stroppiana, che ha fatto da colonna sonora ad una serata di luce su un tema in cui c’è ancora troppo buio, nella speranza che questa sensibilità sia vissuta tutti i giorni.



c.s.

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