BRA - Paparelli 'show' al Caffè Letterario di Bra: 'La satira è libertà'

Il celebre vignettista è stato autentico mattatore nella serata di giovedì 21 marzo

24/03/2019 09:53

La satira in Granda si chiama Danilo Paparelli. Le sue vignette sono veri e propri editoriali illustrati. I suoi personaggi, le maschere di una nuova commedia all’italiana. Ha 62 anni, ma non si ferma. È appena stato ospite del Caffè Letterario di Bra, dove ha dato vita ad uno show in perfetta complicità con la conduttrice Silvia Gullino. Calorosi applausi hanno accolto il simpatico mattatore che ha trasformato la serata di giovedì 21 marzo in un evento col botto, sottoponendosi per oltre un’ora al fuoco di fila delle domande. L’incontro ha preso le mosse dalla sua ricca selezione di opere, circa 20mila vignette, una carrellata di avvenimenti e personaggi visti attraverso la lente distorta della satira, che spesso sfida i diktat del potere e ne rivela le contraddizioni. Se gli chiedi quali sono i suoi segni particolari non ha dubbi: spiccata passione per il disegno di cui parla a ruota libera, quasi che le sue matite fossero come lui, un po’ disubbidienti, ma gentili, mai volgari. Danilo Paparelli è uno di quegli autori di lungo corso che non ha bisogno di presentazioni. Ha iniziato a coltivare la sua vocazione quando era molto piccolo. Da lì in avanti è stato tutto un crescendo. Oggi fa informazione con la scrittura del disegnatore, con quel tocco istintivo tutto personale che gli suggerisce come proporre il bersaglio di giornata, ritratto con impressionante somiglianza all’originale, oppure il fatto del giorno descritto in un unico, ma imperdibile fotogramma. Nel suo mirino ci sono spesso i politici. Di destra, di sinistra, di centro: la parabola costituzionale per lui non ha coordinate. Il suo modo di fare satira fornisce da sempre una chiave di lettura originale degli eventi del nostro tempo e delle mutazioni sociali. In questo senso, il vignettista ha messo in campo la sua capacità di sorridere sulla vita che gli passa davanti, comunicando le proprie esperienze con estrema schiettezza e semplicità. Le sue vignette fanno sorridere e sorridere fa bene a tutti, nonostante tutto. Paparelli ha poi parlato di ispirazione e di come nascono i sui lavori: «A volte la realtà supera la fantasia, la rassegna dei fatti quotidiani è sempre molto vasta e la vignetta punta su quello che maggiormente mi colpisce». Le risposte sollevano applausi e risate, ma non solo. «Se una vignetta, oltre a rappresentare l’aspetto comico di una notizia, apre un retroscena dato dalla riflessione, posso dire di essere soddisfatto del mio lavoro. La satira è molto più di semplice ironia, è libertà, fa informazione, entra nel personaggio e nei fatti e, quindi, può diventare anche un antidoto alle fake news». Perché i suoi disegni sono specchio di noi stessi e di ciò che ci circonda, rappresentano l’Italia, l’Europa, il mondo. «Ci sono vignette che non hanno bisogno di parole, perciò parlano un linguaggio universale, comprensibile da tutti». Reazioni alle vignette? Tanti apprezzamenti, perché finire in una delle sue opere è un privilegio. Sarà perché è un’artista estroso, un grande professionista e persino Presidente degli Uomini di Mondo, l’associazione con più di tredicimila iscritti che, come Totò, hanno svolto il servizio militare a Cuneo. Una curiosità a proposito? "Il presidente Mattarella mi scrisse un biglietto, a seguito di una vignetta che avevo realizzato per lui in occasione della sua visita a Dogliani, dicendomi: “Caro presidente - si riferiva a me -, è un onore far parte degli uomini di mondo”. Visto che il Capo dello Stato non è iscritto ad alcuna associazione per rispetto della par condicio, sono l’unico in Italia che può dire di essere il presidente del Presidente". Lo dice con grande orgoglio, lo stesso che esprime Silvia Gullino, riferendosi al valore della serata: "È stato un grande piacere avere un ospite così importante. La satira è uno dei mezzi più potenti ed intelligenti per fare informazione e Danilo Paparelli ne è uno degli esponenti più autorevoli". Anche questa volta, Bra ha risposto con un’accoglienza degna di nota: Mondadori Bookstore gremito, Evelina Gemma, vicepresidente del Consiglio comunale a fare gli onori di casa, introduzione letteraria a cura di Claudio Gallizio e Silvano Bertaina copilota alla conduzione. L’autore della rubrica “Smonumentando” de La Stampa di Torino si è concentrato sul libro di Danilo Paparelli, “Più fumetto che arrosto”, tra l’entusiasmo crescente dei presenti, inchiodati alla sedia a fare cura di aneddoti e risate. Premiata ancora una volta un’iniziativa che è ormai divenuta un punto di riferimento della cultura locale. Un evento che promuove linguaggi creativi diversi ed originali, espressi da grandi professionisti che sono perle preziose del territorio. Il Caffè Letterario, promosso dall’Associazione Albedo di Bra, che si pregia del patrocinio del Comune e la collaborazione del Mondadori Bookstore, Condotta Slow Food, Novacoop Sezione Soci e Comitato di via Pollenzo, tornerà giovedì 11 aprile, alle ore 21. Nella libreria braidese di via Pollenzo arriverà Gian Mario Ricciardi, già direttore del Telegiornale Rai del Piemonte, che racconterà i personaggi ed i fatti che hanno segnato la nostra epoca. Un viaggio nel tempo assolutamente libero e da non perdere.

c.s.

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