BUSCA - A Busca tre eventi per commemorare i caduti della Grande Guerra

Domenica 4 novembre scoprimento di una lapide in memoria del Caduto più giovane della provincia di Cuneo nella Grande Guerra, che fu il diciassettenne buschese Pietro Taricco

23/10/2018 17:07

Si prepara a Busca un trittico di eventi significativi per commemorare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra. Le iniziative sono promosse dalla Città, assessorati Cultura, Manifestazioni e Volontariato, insieme con l’Istituto scolastico comprensivo, la sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Alpini, il Lions Club Busca e Valli. Gli appuntamenti si terranno lunedì 29 ottobre, domenica 4 novembre (anniversario della Vittoria e Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate) e giovedì 22 novembre.
 
Tracciare un vivo e intenso affresco della Grande Guerra – spiega l’assessore Ezio Donadio che ha seguito l’iniziativa per il Comune - per lasciare nei giovanissimi studenti una memoria effettiva del sacrificio di tanti giovani sui fronti del conflitto di trincea è lo scopo principale degli eventi che stiamo organizzando, con l’apporto delle scuole, dell’Ana e del Lions. Perché risulti chiaro soprattutto a loro che la costruzione di una società pacifica e democratica, venuta dopo, è stata una dura fatica, che deve continuare ogni giorno anche in futuro”.
 
Lunedì 29 ottobre dalle ore 9,45 al Teatro Civico si terrà un incontro rivolto in particolare agli alunni delle classi di terza media, con gli interventi del sindaco, Marco Gallo, di Aldo  Meinero,  presidente del Memoriale Divisione Alpina Cuneense, del generale di Divisione Franco Cravarezza, che  ha ricoperto vari incarichi di comando in reparti operativi dell’Esercito e come, Capo di Stato  Maggiore, ha partecipato all’organizzazione di molte missioni all’estero, in particolare nei Balcani, in Afghanistan ed in Iraq, e presiede l’Ufficio di presidenza dell’Istituto Studi Ricerche Informazioni Difesa.
 
I due relatori illustreranno i punti salienti della Guerra 1915/19218 anche con riferimento all’Unità nazionale completata in seguito a quella guerra.  Seguirà la consegna del Tricolore e di una copia della Costituzione, offerti dal Lions Club Busca e Valli a ogni ragazzo.
 
Domenica 4 novembre, dopo la messa in suffragio dei Caduti alle ore 9,30 nella chiesa parrocchiale (alle ore 9:,15  la partenza del corteo da piazza Savoia), alle ore 10,30 sulla facciata della chiesa della Santissima Trinità, in piazza della Rossa, si procederà allo scoprimento della lapide, offerta dal Lions Club,  in memoria del Caduto più giovane della provincia di Cuneo nella Grande Guerra, che fu il buschese Pietro Taricco, morto il 29 ottobre 1918 a soli 17 anni in un campo militare. Pietro Taricco era nato in frazione  Castelletto il 9 dicembre 1902.
 
Gli alunni e il Consiglio comunale dei Ragazzi, coordinati dall'insegnante Chiara De Francisco, interverranno con musiche e la lettura di una poesia che hanno scritto per il giovane Caduto. La Fanfara Alpina del Moregalese accompagnerà con i brani di rito. Il corteo si dirigerà poi nel giardino del Municipio, dove saranno deposte le corone ai monumenti ai Caduti e alla Resistenza.
 
Dal 29 ottobre al 4 novembre nelle vetrine dei negozi del centro saranno esposti i lavori relativi alla Grande Guerra realizzati dai ragazzi della terza media.
 
Giovedì 22 novembre alle ore 21 nella sala convegni in Casa Francotto Aldo Alessandro Mola, storico, terrà una conferenza sul tema. Interverrà la Corale Alpina Valle Maira con un programma di canti di guerra.
 
Pietro Taricco e tutti gli altri Caduti
Lo storico Gerardo Unia ha ricostruito i costi umani che la provincia di Cuneo ha pagato alla Grande Guerra. Egli, infatti, è stato autore di un'approfondita ricerca sui morti cuneesi della Prima Guerra Mondiale, condotta a partire dal 2005. Complessivamente, furono 12.256 le vittime della provincia, ma, se si comprendono nel conteggio anche i residenti non cuneesi, il numero dei morti sale a 13.277. I mutilati furono 3036. Gli anni di guerra che chiesero un più alto contributo di sangue furono il 1917 (3329) e il 1918 (3799).
 
Se nel territorio cuneese il dato medio dei morti rispetto alla popolazione provinciale è di 1,82%, due aree della provincia segnano una percentuale mediamente più elevata: la zona delle alte Alpi (2,19%) e quella dell’alta Langa (2,02%): furono dunque le aree più povere a pagare il maggior tributo di vite. Il Comune con maggiori perdite in rapporto alla popolazione è stato Alma (oggi aggregato a Macra) in valle Maira.
 
Il primo caduto cuneese al fronte fu Giovanni Battista Desmero, classe 1891, macellaio di Demonte, morto in Carnia, per ferite riportate in combattimento, il 24 maggio 1915, primo giorno di guerra per l’Italia. Dopo di lui, tanti Giuseppe, Giovanni, Pietro, Antonio, Giacomo… come si chiamavano, in prevalenza, gli uomini cuneesi caduti in guerra.
 
Tra loro la più giovane vittima: Pietro Taricco, di Busca, operaio militarizzato morto a neppure 17 anni, il 29 ottobre del 1918. Fu Cesare Vittorio Dalmastro, tenente generale di Saluzzo, morto nel gennaio del 1918 a 58 anni, il caduto più anziano della provincia.
 
L’unica donna annoverata tra i caduti è la crocerossina Lucia Garelli di Morozzo, classe 1879, deceduta nell’agosto del 1917. Ventisei classi di leva andarono al fronte: padri e figli combattevano nelle stesse trincee e spettò ai ventenni il triste primato dei Caduti. Cause prevalenti di morte furono ferite in combattimento e malattia (tragica la “spagnola”, che fece strage nell’inverno del ’18).


c.s.

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