CHIUSA DI PESIO - A Chiusa di Pesio la premiazione del premio letterario 'De Benedetto'

Nuovo partecipato momento per una iniziativa di respiro nazionale arrivata alla ventitreesima edizione

29/06/2018 09:16

Si è svolta domenica mattina 17 giugno, nella chiusana, bella e funzionale, 'Sala Incontri del Parco' (in Via Sant’Anna), con pubblico come sempre lusinghiero (incluso intervento del Sindaco, cosa non sempre scontata, di questi tempi, in iniziative culturali), l’annuale cerimonia di premiazione, della ventitreesima edizione del Premio Letterario 'Alfonso Di Benedetto' organizzata dall'associazione culturale 'Gli Artisti del Giorno', presieduta dal figlio Carlo Di Benedetto.
 
Il momento ha vissuto ancora di tante letture (a cura di lettori e dei numerosi premiati presenti, provenienti da ogni parte d’Italia) e di riflessioni culturali. I vincitori sono stati per la poesia in lingua italiana di Paolo Odasso, primo classificato con la lirica 'Giovanni', che ha preceduto Ermano Raso, di Racconigi, secondo classificato con 'Il fiore amaro del silenzio', e Giorgio Gonella, terzo classificato con 'Sei riuscito?'.
 
Per la 'Poesia in 'Vernacolo (dialetto)' (testo italiano a fronte) il primo premio è andato a Daniele Ponsero, chiomontino, con la lirica 'Pere (Pietre)', seguito da Salvatore Maenza con 'U mostru (Il mostro)' (non solo piemontesi, quindi) e da Maria Teresa Cantamessa, di Ivrea, con 'Fior ed nòstre rèis (Fiore delle nostre radici)', a pari merito col carmagnolese Attilio Rossi con 'La Madòna dla Concession (La Madonna della Concezione)' (delizioso affresco di umanità tratteggiato intorno a cerimonia religiosa).
 
Per il 'Libro di narrativa' ha vinto il trentino Enrico Gasperi, premio speciale della critica con la pubblicazione 'Marco Da Caderzone':
'Per il 'Libro di poesia' è stato indicato Giuseppe Galletti con 'La strada dei sogni'. Per 'Racconto o novelle breve' si è classificato al primo posto Giorgio Gonella con il racconto 'Il manoscritto della tela scomparsa', precedendo la savonese Rosanna Balocco, con 'Un viso allo specchio' e Gian Antonio Bertalmia, carmagnolese, con 'I cuori tutti hanno lo stesso colore'.
 
Nelle 'Silloge' (raccolte antologiche), premiato è stato ancora Ermano Raso con 'I passi dell'autunno', che ha preceduto il milanese Bruno Lazzarotti con 'Nell'interstizio del tempo' e Marina Filiputti, vicentina di Thiene, con 'Le vibrazioni dell'anima'. Premio speciale della Giuria è andato al monregalese Eraldo Odasso che si è classificato nei primi posti in più sezioni;
 
Vincitore Assoluto è stata dichiarata Rita Muscardin (genovese di origini istriano-dalmati), per aver raggiunto il maggior punteggio nelle sezioni A, D, E ed F.
 
Nella sezione riservata alle scuole, dedicata a Marco Alessio Capezzuoli (giovane poeta volterrano scomparso prematuramente) sono stati premiati ragazzi della primaria, media e superiore, sia nella poesia che nel disegno artistico (opere esposte sulla parete) sul tema 'La mia città. Molti premiati (scolari, allievi e genitori) arrivavano dalla Toscana, Regione con cui si è creato legame stretto (la bellissima città di Volterra, ora in provincia di Pisa, dalle origini etrusche, cui è facile dedicare stupende pagine). Bella ed intensa è stata presentazione di pubblicazione a cura del professor Lorenzo Tassone.
 
Tra i partecipanti erano nomi di rilievo del panorama letterario nazionale, premiati in più concorsi, come nella giuria vi erano personaggi di ottimo rilievo locale (incluso il poeta cuneese Giuseppe Voarino). Non son mancati delicati intermezzi classici (con protagonista anche la figlia di Carlo, Chiara De Benedetto, violoncellista).
 
Insomma, su ottimi livelli, continua, in tempi difficili, iniziativa coraggiosa, eroica, nata per la passione di un poeta, dalle orgogliose origini siciliane, Alfonso Di Benedetto (nella storia letteraria locale è il suo 'Premio Pavese-Gori', sempre a Chiusa, curato sin alla morte) e cresciuta con l’amore, per lui e per la cultura, la passione, del figlio Carlo. Importante nella vita della Associazione e nell’incidere del suo lavoro è l’aspetto, mai trascurato, della pubblicazione delle opere, premiate o meno (oltre alle serate culturali, recentemente condotte anche a Boves, con finalità benefiche).

c.s.

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