È ufficialmente partito all’Istituto di Candiolo il progetto di ricerca dedicato ai sarcomi dei tessuti molli denominato “Matilde”. L’iniziativa trae spunto dall’impegno di Matilde Dalmasso, ventenne cuneese che un anno fa ha scoperto di essere affetta da un sarcoma raro e ha deciso di raccontare la sua storia sui social, sensibilizzando sull’argomento e promuovendo una raccolta fondi per sostenere la ricerca. Al suo appello hanno risposto oltre cinquecento persone e associazioni, con altrettante donazioni che hanno permesso di raccogliere circa 40 mila euro utili per dare il via al progetto, che si pone l’obiettivo di individuare particolari segnali e di conseguenza i farmaci innovativi più efficaci per ogni paziente. Lo scorso 2 luglio la giovane cuneese ha consegnato l’assegno simbolico ad Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. La raccolta fondi, nel frattempo, continua, con l’obiettivo di dare continuità al progetto. Da una vita che lei definisce “normale” alla diagnosi arrivata un mese dopo la maturità, Matilde si è anche raccontata, intervistata da Cristina Chiabotto, sui canali social della Fondazione, nel format “Sul tumore facciamo rumore”. “È stato impegnativo perchè non stavo bene, non riuscivo a stare in piedi o seduta, ma ho sempre cercato di restare positiva. Ho anche imparato a capire quali sono le persone che tengono davvero a te, quelle che rimangono con te nelle difficoltà”. Poi l’esperienza a Candiolo: “Venire qui mi spaventava, collegavo questo posto alla malattia, ma ho trovato un bell’ambiente, mi sono sempre sentita accolta e compresa da medici e infermieri”. Poi l’importanza della ricerca: “È un tassello fondamentale, è qualcosa che regala occasioni a noi pazienti. Senza ricerca non ci sarebbero terapie, senza terapie non si potrebbe guarire. Ogni tanto lo ignoriamo, io ho potuto capirlo da vicino”.