CUNEO - All'ospedale di Cuneo un nuovo mammografo per prevenire e individuare i tumori al seno

Il calo dello screening durante la pandemia potrebbe tradursi in un aumento della mortalità, il direttore generale Azzan: "Ora dobbiamo recuperare l'attività precedente"

s.m. 06/10/2021 12:04

Una delle tante conseguenze del Covid è stata la sospensione o il rinvio di molti screening oncologici, che permettono ogni anno di prevenire o individuare precocemente tumori diffusi, per i quali la diagnosi tempestiva è fondamentale. Lo confermano le indagini condotte dall’Osservatorio Nazionale Screening, che evidenziano dati allarmanti: nei primi 5 mesi del 2020 si è assistito a un calo dello screening mammografico pari al 53,8% sul 2019, con un ritardo accumulato di 2,7 mesi, che si stima potrebbe tradursi in un aumento della mortalità a 5 anni per tumore al seno tra l’8 e il 9%. Una situazione senza precedenti, che richiede sinergia e impegno da parte di tutti gli attori del Sistema Salute per recuperare il tempo perduto e invertire questo trend.
 
Va in questa direzione la collaborazione tra Roche Italia e Fujifilm che hanno vita alla campagna di prevenzione “Screening Routine”. Un’iniziativa che, grazie alla sinergia tra pubblico e privato, punta ad offrire un contributo alla ripresa delle attività di screening mammografico, avvicinando nuovamente le donne ad una sana e costante prevenzione. L’impegno si è concretizzato nella donazione di dieci mammografi di ultima generazione a dieci aziende sanitarie sul territorio nazionale,  identificate e selezionate da Fucina Sanità in qualità di partner esterno indipendente. Tra queste l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, dove stamattina - mercoledì 6 ottobre - si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova apparecchiatura.
 
“Siamo qui per suggellare un bel momento - ha detto il direttore generale dell’ospedale Elide Azzan -: era importante far coincidere l’inaugurazione con il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore della mammella”
 
“Purtroppo la pandemia è stata devastante, abbiamo dovuto congelare parti di attività di prevenzione - ha aggiunto la manager -. Ora dobbiamo recuperare l’attività precedente e il trattamento delle patologie che non abbiamo individuato con la diagnosi precoce”
 
Alla presentazione ha partecipato anche Paola Canavese Roche Italia: “La nostra è un’azienda leader nello sviluppo di farmaci innovativi, appoggiamo questo progetto perché siamo in Italia da 125 anni. Un’azienda che è sul territorio da così tanto tempo non si può limitare alla sua attività, ma deve ascoltare il sistema e collaborare con esso”. Tra coloro che hanno preso la parola Giovanni Valtorta di Fujifilm Italia: “Onorati di questa partnership. Abbiamo anche dato un aspetto di design alla sala, per dare alla paziente una visione non solo di un esame diagnostico, ma ad ampio spettro”. Massimo Aglietta, coordinatore della rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, ha parlato dell’uniformità di trattamento sul territorio: “Cuneo è un esempio virtuoso, ma non dappertutto è così”.
 
Presente al Carle anche la vicesindaco di Cuneo Patrizia Manassero: “Oggi è un’occasione felice, l’azienda ospedaliera si rivolge a un territorio più ampio, ma i cittadini di Cuneo amano particolarmente questo ospedale. Il futuro dell’Azienda è oggetto di dibattito, avere oggi la notizia di un’inaugurazione è rassicurante e conferma che l'attenzione non è soltanto sui muri”.
 
La selezione degli enti pubblici prescelti è avvenuta sulla base di 6 criteri, in ordine di priorità: coerenza con le programmazioni nazionali e regionali; equilibrata distribuzione geografica a livello nazionale e nella scelta delle Asl metropolitane e provinciali; percentuale di esami in meno nel 2020 rispetto agli anni precedenti; necessità di sostituzione delle apparecchiature obsolete, con particolare attenzione a quelle analogiche rispetto alle digitali presenti in ogni Regione; strutturazione organizzativa delle Direzioni aziendali e delle Strutture da coinvolgere sulla base dei risultati attesi in termini di abbattimento delle  liste di attesa. L’iniziativa farà tappa nei territori identificati, con attività di sensibilizzazione anche a livello locale, che vedranno il coinvolgimento delle strutture sanitarie partner e della cittadinanza.

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