VALDIERI - Aprono le stazioni botaniche e i giardini del Marguareis e delle Marittime

Aprono le stazioni alpine 'Emile Burnat-Clarence Bicknell' e 'Danilo Re' nei pressi del rifugio Garelli. Dal fine settimana apertura anche del Giardino botanico Valderia, a Terme di Valdieri

14/06/2018 14:08

Parte la stagione vegetativa in alta quota e con questa aprono le Stazioni botaniche alpine “Emile Burnat-Clarence Bicknell” e “Danilo Re” del Parco naturale Marguareis nei pressi del rifugio Garelli.
 
Dal fine settimana apertura anche del Giardino botanico Valderia, a Terme di Valdieri. Gli habitat naturali che ospitano le due stazioni ai piedi del Marguareis sono tra i più importanti delle Alpi Liguri e Marittime e con oltre 500 entità vegetali spontanee costituiscono la più numerosa collezione viva di specie d'alta quota del Piemonte! Le Stazioni botaniche dell’alta valle Pesio si raggiungono a piedi (circa 2.30 ore), mentre Valderia, in valle Gesso, è a pochi minuti dal parcheggio di Terme. La Stazione botanica “E.Burnat-Cl. Bicknell” è intitolata a due celebri esploratori, autori di studi di rilievo sulla flora delle Alpi Liguri e Marittime, condotti tra '800 e '900.
 
Al suo interno sono presenti diversi habitat, rappresentati in aiuole che riproducono il più fedelmente possibile le condizioni stazionali di origine per impedire ogni forma di modificazione ed erosione del patrimonio genetico. Tra le specie presenti vi sono anche numerosi endemismi tra cui la famosa sassifraga dell’Argentera. La Stazione botanica alpina “Danilo Re” è dedicata al botanico guardiaparco Danilo Re. Posta in un contesto paesaggistico unico, a monte del Laghetto del Marguareis, la Stazione botanica ospita alcune tra le specie più rare e minacciate delle Alpi Liguri e Marittime. In aiuola è possibile osservare il rarissimo raponzolo delle Alpi Marittime (Phyteuma cordatum) e le endemiche eliantemo ligure (Helianthemum lunulatum), campanula alpestre (Campanula alpestris) e la bellissima berardia (Berardia subacaulis). Le due stazioni si possono visitare sino al 15 settembre, dall'alba al tramonto, ingresso libero
 
Il giardino Valderia sorge in nel luogo di cui nel 1780 il botanico Carlo Allioni rinvenne la preziosa ed endemica Viola valderia. Quello di Terme è un giardino sorto nell’800 era un luogo di pace e svago per gli ospiti del vicino stabilimento termale che nel 1990 è stato trasformato in giardino botanico dal parco. Oggi Valderia conta circa 500 specie riunite in quattordici ambienti, rappresentativi dei principali ecosistemi delle Alpi Marittime: dalle roccere calcaree all'abetina mista, passando per il ruscello, il lariceto, la torbiera e il giàs. Questa impostazione, studiata per rispondere in modo ottimale alle finalità informative e didattiche del giardino, non solo rende comodamente osservabili specie che in natura si potrebbero incontrare soltanto dopo ore di cammino, ma offre anche un quadro completo, chiaro e comprensibile dell'intero "mondo vegetale" delle Alpi Marittime. Alla scoperta delle caratteristiche di ogni singolo fiore, si unisce così il piacere di cogliere i legami fra le diverse specie botaniche nonché fra le piante stesse e ciò che le circonda.
 
Il giardino botanico è aperto fino al 16 settembre con orario 10-18. La gestione è a cura della Cooperativa Montagne del Mare (tel. 0039 0171 1740052). Ingresso a pagamento: intero: 5 €; ridotto: 4 € per minori di 14 anni e maggiori di 70 anni. Visite guidate 7 € (su prenotazione; comprensivo del biglietto d’ingresso)
 
Gli appassionati di botanica a Chiusa di Pesio, presso la sede del Parco naturale Marguareis, possono visitare il Campo fitoalimurgico “O. Mattirolo" che ospita circa 80 specie alimentari spontanee legate alla tradizione culturale locale. Il giardino omaggia la tradizione piemontese di studio fitoalimurgico iniziata nel 1918 dal direttore dell’Orto botanico di Torino Mattirolo, che in quell’anno diede alle stampe il testo "Fitoalimurgia pedemontana", pubblicazione in cui vengono prese in esame più di 200 specie vegetali di interesse alimentare. nL’area è suddivisa in aiuole tematiche, ognuna delle quali indica l’ambiente dove è possibile rinvenire la specie in natura.
 
Il giardino offre al visitatore suggestioni di carattere artistico grazie ad installazioni che utilizzano il cerchio, simbolo del ciclo perenne della vita.
Sempre aperto; ingresso libero.


 

c.s.

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