CUNEO - Buon inizio per la stagione del miele nel Cuneese, ma è allarme per i furti di alveari

In occasione della Giornata delle Api Coldiretti stigmatizza il fenomeno sempre più diffuso dei “ladri di api”: “Almeno un centinaio di arnie sparite negli ultimi mesi”

Redazione 20/05/2022 13:08

Il 2022 per gli apicoltori si è aperto con una stagione molto interessante per le produzioni primaverili che fa ben sperare in vista dell’estate: una boccata d’ossigeno importante per il miele Made in Cuneo dopo una serie ininterrotta di annate cupe, che deve però fare i conti con il cambiamento climatico e con i sempre più diffusi furti di alveari. È quanto rimarca Coldiretti Cuneo in occasione della Giornata mondiale delle Api che si celebra oggi.
 
Ad aprile - evidenziano i tecnici Coldiretti - sono state ottime le produzioni di miele di tarassaco e ciliegio, così come quella di acacia di queste settimane, che raggiungono in media i 20 Kg per alveare contro la produzione nulla dell’anno scorso e molto scarsa degli anni precedenti. Cresce ora l’attesa per i mieli di castagno e di montagna.
 
Tuttavia il cambiamento climatico in atto, con eventi estremi sempre più frequenti tra prolungata siccità e caldo anomalo fuori stagione, compromette la vita nelle arnie: le alte temperature stressano le api limitando l’attività di raccolta del polline e aggravando una situazione che nell’ultimo anno ha visto dire addio a un vaso di miele italiano su tre. Come se non bastasse - rimarca Coldiretti Cuneo - agli effetti deleteri del clima si aggiungono i furti di api andati a segno in provincia di Cuneo: negli ultimi mesi almeno un centinaio di arnie, per un totale di circa 5 milioni di api, sono state portate via da campi e boschi, con danni economici che ammontano a decine di migliaia di euro per gli apicoltori, fra strutture e api perse e mancata produzione.
 
“Va contrastato con grande fermezza il fenomeno dilagante dei furti di alveari che mette in ginocchio gli apicoltori, già messi a dura prova da annate difficili a causa degli effetti del cambiamento climatico, ma che ora guardano con speranza alle produzioni 2022” evidenzia Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo, che spiega il nuovo progetto partito nella Granda a tutela delle api, sentinelle dell’ambiente, e della biodiversità: “Nell’ambito del progetto Educazione alla Campagna Amica, Coldiretti Cuneo ha dato vita a ‘ImpolliniAMO’, un progetto di grande respiro che coinvolge 18 fattorie didattiche cuneesi, ciascuna delle quali creerà una piccola oasi fiorita, seminando piante mellifere in grado di attirare le api e gli insetti impollinatori e offrire ai ragazzi e ai visitatori l’opportunità di meglio comprendere l’importanza di preservare l’ecosistema naturale”.
 
“Al netto delle buone produzioni di queste ultime settimane - sostiene Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo - le difficoltà del comparto apistico rischiano di incrementare l’arrivo massiccio di miele dall’estero che, spesso, di miele ha ben poco. A far concorrenza al miele cuneese e piemontese sono la Cina e l’Est Europa da cui proviene una gran quantità di miele a basso costo che non rispetta i nostri standard qualitativi. Per questo ai consumatori ricordiamo di leggere con attenzione l’etichetta, poiché l’indicazione d’origine è obbligatoria per il miele, e di privilegiare gli acquisti presso i punti di vendita diretta in azienda o nei mercati Campagna Amica”.

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