CUNEO - C’era una volta il piccolo zoo: una mostra celebra la storia dei Giardini Fresia di Cuneo

L’esposizione sarà visitabile fino al 17 ottobre. L’appello del comitato di quartiere: “Chiediamo al Comune di riportare alla sua antica bellezza questo spazio”

Andrea Cascioli 02/10/2021 18:30

 
Si è aperta oggi la mostra “Giardini Fresia, un racconto per immagini”, dedicata all’“identità perduta” di uno degli spazi verdi più antichi e amati della città di Cuneo.
 
L’esposizione comprende 128 fotografie articolate in dodici pannelli che raccontano, in un percorso cronologico e tematico, l’intera storia dei giardini: nati sul finire dell’Ottocento come risposta della borghesia emergente ai giardini privati della nobiltà, vivranno decenni dopo la trasformazione in uno zoo cittadino che arriverà ad ospitare - al massimo del suo splendore - ben 400 animali. Con l’emergere di una nuova coscienza animalista il “piccolo zoo” ha lasciato il posto all’attuale area verde, sede per un quindicennio di importanti esposizioni (650 gli artisti coinvolti nell’ambito di ZooArt, la fortunata iniziativa dell’associazione Art.ur) e di qualche tentativo di movida urbana, non troppo ben visto dai residenti.
 
“I giardini Fresia hanno avuto tante identità e ognuno di noi ne conserva un ricordo” ha affermato la presidente del comitato di quartiere Centro storico Noemi Ciacci: “Da anni chiediamo che questo giardino, caduto nell’oblio e nel degrado, sia riportato alla sua antica bellezza, che è anche quella di uno dei belvedere più suggestivi di Cuneo. Credo che ogni città abbia bisogno di un giardino in centro, un posto tranquillo per leggere, per incontrarsi, per far giocare i bambini. All'amministrazione chiediamo che il giardino sia chiuso di notte e che siano posizionate le telecamere”. Al suo fianco c’erano il vicepresidente del comitato Gian Paolo Femminò nelle simpatiche vesti dell’orso Mirco, uno degli indimenticati ospiti dello zoo, e il capogruppo del Gruppo Cuneo Centro dell’Associazione Nazionale Alpini, Franco Molineris. Al taglio del nastro hanno partecipato l’assessore Paola Olivero per il Comune e il consigliere della Fondazione CRC Enrico Collidà.
 
“La mostra è il cuore di un progetto più ampio e resterà aperta grazie ai volontari del comitato Centro storico e agli alpini dell'Ana” ha ricordato il curatore Fabrizio Pepino. Fino al 17 ottobre l’esposizione sarà visitabile ogni giorno dalle ore 9 alle 19. Nell’ambito dell’iniziativa “L’identità perduta” è in programma giovedì 7, alle ore 17, un incontro con l’esperto di storia locale Giovanni Cerutti intitolato “Quel bel giardino pubblico sui Baluardi di Gesso! Storie di ieri e di oggi”. La settimana successiva, giovedì 14 ottobre, sempre alle 17, l’appuntamento con il presidente di Pro Natura Domenico Sanino, dedicato a “Il sogno dei cuneesi di fine ottocento: un giardino ricco di fiori e piante”. Evento conclusivo domenica 17 ottobre, sempre alle 17, con il concerto della Banda musicale della città di Cuneo ‘Duccio Galimberti’, in collaborazione con il Gruppo Alpini Cuneo Centro ‘Mario Maffi - Tony Caranta’ e con il Memoriale Divisione Alpina Cuneese. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Cuneo, il contributo della Fondazione CRC e la collaborazione, tra gli altri, del circolo L’Caprissi e di AutoriVari.

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