CUNEO - Cia Cuneo: “Bene il bando sul miglioramento delle aziende, ma servirebbero dei correttivi”

Lo afferma Giovanni Costamagna, tecnico dell’organizzazione: “Ogni volta si premia chi vuole migliorare le performance, ma non quanti, dovrebbero essere aiutati per mantenerlo”

19/12/2023 08:11

È stato aperto dalla Regione Piemonte il bando SRD01 dello Sviluppo Rurale 2023-2027 che ha lo scopo di sostenere gli investimenti finalizzati a migliorare la competitività  sui mercati e il rendimento globale di tutte le aziende agricole, non solo quelle condotte dai giovani. Con l’obiettivo anche, nel contempo, di sviluppare le loro performance climatico-ambientali. La dotazione finanziaria è di 20 milioni di euro. Le domande vanno presentate entro il 14 marzo 2024. Il contributo massimo richiedibile è di 200 mila euro. La spesa minima ammissibile è di 25 mila euro, diminuita a 15 mila euro se l’insediamento è in zona montana. Viene concesso un finanziamento del 40% a fondo perduto sul costo dell’intervento, con una maggiorazione del 10% se effettuato nelle Terre Alte o progettato da giovani imprenditori che non possono partecipare al bando espressamente dedicato a loro. 
 
Gli interventi ammessi
Costruzione, miglioramento, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, recupero e ampliamento di beni immobili, incluse le opere di miglioramento fondiario. Sono esclusi gli interventi riguardanti le abitazioni. Acquisto o acquisizioni di fabbricati, escluse le abitazioni, ma solo a determinate condizioni. Ristrutturazione degli stessi fabbricati per almeno il 20% del valore, con somma del costo di acquisto più quello di sistemazione di entità inferiore alla costruzione dal nuovo. Investimenti irrigui. Acquisto di macchine, impianti e attrezzature. Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili esclusivamente destinata all’autoconsumo. Progetti riguardanti le operazioni di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei propri prodotti agricoli. Realizzazione di strutture per la vendita diretta anche fuori dalla sede aziendale. Impianti di coltivazioni poliennali, esclusi i pioppeti. Investimenti relativi al settore apistico. Sistemi antigelo e antibrina. Recinzioni fisse anche elettrificate per la difesa della fauna, no al filo spinato. Acquisto di terreni interclusi nei fondi aziendali per migliorare il livello di accorpamento dell’azienda. Gli importi non devono essere superiori al 10% della spesa complessiva indicata nella domanda. Investimenti riguardanti norme obbligatorie, con spesa per un massimo del 10% di quella ammissibile. Investimenti immateriali come l’acquisizione, lo sviluppo o il diritto di uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, perizie tecniche riguardanti l’agricoltura digitale e di precisione.
 
Cosa ne pensa Cia Cuneo 
Qual è il parere di Cia Cuneo sul bando? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Costamagna, tecnico dell’organizzazione agricola. Dice: “Nel complesso Cia è soddisfatta della misura che mette in circolo una buona dotazione finanziaria a favore del territorio, anche se, probabilmente, non sarà sufficiente per coprire tutte le richieste e dovrà essere integrata da ulteriori risorse. Inoltre, rispetto alle precedenti programmazioni dello Sviluppo Rurale, la Regione ha deciso di premiare, attraverso l’assegnazione dei punteggi, chi investe nei macchinari innovativi e nell’agricoltura di precisione rispetto a quanti intervengono sui fabbricati utilizzati nei percorsi produttivi. Una scelta con tutti i limiti del caso, perché molte aziende si trovano in condizioni di partenza svantaggiate”.
 
Ma non solo. “Nei bandi relativi al miglioramento aziendale si continua a puntare sugli stessi obiettivi, premiando giustamente chi produce il biologico, chi aderisce alle certificazioni di qualità, chi aumenta il numero di occupati. Però, questi obiettivi bisognerebbe affinarli ulteriormente assegnando punteggi anche alle molte aziende che, negli ultimi anni, hanno già investito nell’ammodernamento delle loro strutture con interventi sui pannelli solari, il benessere animale, il risparmio idrico. Altrimenti al bando successivo sono sfavorite. In sostanza, ogni volta si premia chi vuole migliorare le performance, ma non quanti, avendo già raggiunto un’alta qualità del loro percorso operativo, dovrebbero essere aiutati per mantenerlo”.     
 

c.s.

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