CUNEO - Cuneo: i detenuti del carcere incontrano lo scrittore Sebastiano Ramello

Evento molto apprezzato svolto all'interno della Casa Circondariale, in cui l'autore ha parlato dei suoi due libri e risposto alle domande dei detenuti. Il direttore: "Importante mantenere un collegamento con la società esterna"

Redazione 24/05/2023 09:15

In concomitanza con il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Casa Circondariale di Cuneo ha aperto le porte ad un autore per offrire, attraverso i suoi racconti, un momento di “evasione letteraria” e di partecipazione alla vita della società esterna per i detenuti. Il compito quest’anno è stato affidato a Sebastiano Ramello, scrittore cuneese emergente amante della scoperta e dei viaggi, con due libri all’attivo: “La maschera”, giallo internazionale basato su fatti di attualità, ambientato in diversi Paesi del mondo visitati e vissuti personalmente da Sebastiano; e "In viaggio con Manechy", di recentissima pubblicazione, diario di un viaggio in barca a vela nell’Oceano Atlantico alla scoperta delle Isole Canarie. Quando un’imbarcazione di una decina di metri diventa la propria casa e il viaggio ripercorre l’evoluzione introspettiva di un uomo nato tra le montagne cuneesi e riscopertosi a suo agio anche tra le onde del mare. Sebastiano Ramello è stato inoltre presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, ospite della casa editrice Echos, per promuovere i suoi lavori.
 
L’evento nella Casa Circondariale di Cuneo si è svolto alla presenza di un nutrita rappresentanza di detenuti e di alcuni volontari e docenti che svolgono la loro attività all’interno dell’Istituto. Un paio d’ore nelle quali il poliedrico autore Sebastiano Ramello, attraverso i suoi racconti di esperienze vissute in giro per il mondo, ha saputo solleticare la fantasia della platea, rispondendo alle domande più curiose che gli venivano rivolte e riscuotendo apprezzamenti da parte di tutti i presenti.  
 
Il direttore della Casa Circondariale di Cuneo Domenico Minervini ha desiderato ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: “Un doveroso ringraziamento a Sebastiano Ramello per aver offerto la propria disponibilità consentendo di mantenere un collegamento costante con la società esterna, affinché possano crearsi nuovi stimoli in chi vive la disavventura della detenzione, magari scoprendo nuove prospettive diverse da quelle che lo ha condotto all’interno di queste mura. Grazie all’impegno di tutti gli operatori, in particolare ll personale di Polizia penitenziaria che garantisce i necessari standard di sicurezza, ai volontari e a tutti coloro che hanno consentito la realizzazione. A questo evento ne seguiranno altri nell’ottica di un sempre rinnovato impegno a consolidare i ponti tra carcere e società”.

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