CUNEO - Dove investire in Piemonte: parte la mappatura delle aree produttive disponibili

L’iniziativa si propone di individuare, classificare e promuovere superfici già fruibili oppure dismessi ma recuperabili, da destinare a nuove attività economiche

26/05/2025 14:38

Un catalogo aggiornato, trasparente e condiviso di tutte le aree e gli immobili produttivi disponibili in Piemonte: è l’obiettivo della Manifestazione di Interesse per la mappatura delle opportunità insediative presentata oggi dalla Regione Piemonte. L’iniziativa, rivolta a soggetti pubblici e privati, si propone di individuare, classificare e promuovere superfici di almeno 5mila metri quadrati e immobili produttivi da mille metri quadrati in su, già disponibili oppure dismessi ma recuperabili, da destinare a nuove attività economiche. Sono inclusi sia i siti “greenfield” (aree edificabili) sia quelli “brownfield”, ovvero fabbricati e terreni industriali già urbanizzati, anche se necessitano di interventi di bonifica o ristrutturazione.
 
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano dichiarano: “Questo progetto fa parte di una strategia industriale per rilanciare la competitività del Piemonte senza ampliare i confini edificabili e recuperando ciò che già esiste. Vogliamo offrire agli investitori un quadro chiaro, efficiente e attrattivo che permetta di scegliere il nostro territorio per la qualità delle opportunità e non solo per la quantità di spazio disponibile. È una politica che contrasta il consumo di suolo, evita degrado e restituisce valore a contesti che altrimenti rischierebbero l’abbandono”.
 
La mappatura rientra nel progetto regionale Team Attrazione, il punto di accesso unico a cui si possono rivolgere coloro che desiderano investire in Piemonte. Sarà il primo strumento pubblico ad aggregare informazioni tecniche, urbanistiche e logistiche in modo sistemico e omogeneo, al fine di facilitare l’insediamento di nuove imprese e valorizzare il patrimonio produttivo già esistente.
 
Secondo le stime preliminari in Piemonte potrebbero essere mappati oltre 3.500 ettari di superfici produttive tra aree inutilizzate e immobili sottoutilizzati. Un patrimonio diffuso che comprende poli industriali storici, zone artigianali non completamente sfruttate, immobili dismessi ma recuperabili, anche in aree periferiche. L’obiettivo della Regione è mettere a sistema queste risorse, renderle visibili e accessibili attraverso una piattaforma digitale e candidarle anche sui canali di promozione nazionale e internazionale – come per esempio il portale Investinitaly.gov.it promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
 
La Manifestazione di Interesse è rivolta a un’ampia platea di soggetti, quali enti pubblici (Comuni, Province, Città Metropolitana, enti sanitari e statali), persone fisiche o giuridiche proprietarie di aree o immobili a destinazione produttiva, intermediari e associazioni imprenditoriali muniti di delega. Le candidature possono essere inviate attraverso la piattaforma MOON (Modulistica Online Regione Piemonte) entro il prossimo 3 luglio. La raccolta dati proseguirà fino all’estate. Successivamente, le aree saranno classificate per destinazione d’uso, caratteristiche tecniche e accessibilità. In autunno è prevista l’attivazione di una vetrina digitale interattiva rivolta agli operatori economici, investitori italiani ed esteri e al sistema pubblico. Il portale sarà uno degli strumenti operativi del Team Attrazione per facilitare il “location scouting” e accompagnare gli insediamenti produttivi sul territorio.
 
Ci aspettiamo una forte collaborazione da parte dei Comuni, delle Province, della Città Metropolitana di Torino e delle associazioni di categoria che consideriamo partner fondamentali per costruire insieme una mappatura efficace, capace di offrire un’immagine chiara, accessibile e competitiva del Piemonte industriale a livello nazionale e internazionale”, concludono il presidente Cirio e l’assessore Tronzano. “Confindustria Piemonte ha avviato nel 2018 la prima mappatura delle aree industriali libere e dismesse, uno strumento che si è costantemente arricchito nel tempo, accompagnando fasi molto diverse dello sviluppo economico regionale. La sinergia con la Regione Piemonte consoliderà ulteriormente questo progetto, supportando i piani di crescita delle imprese, sia di quelle già insediate, sia di quelle, sempre più numerose, che guardano con interesse alle opportunità offerte dal nostro territorio e dalle filiere produttive che lo caratterizzano”, così Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti di Confindustria Piemonte.
 
Roberto Cotterchio, presidente di Confapi Piemonte, dichiara: “In un momento complesso come questo è indispensabile avvicinare potenziali investitori che possono trovare qui un ecosistema di saperi e tecnologie sempre più vivace, coeso e collaborativo. Un ecosistema che non può essere basato solo sul prezzo ma sul capitale umano, sulla capacità a produrre prodotti non standardizzati e ad alto valore aggiunto. Conoscere bene quanto possiamo offrire è quindi un’operazione indispensabile”. Il presidente del Comitato di coordinamento delle confederazioni artigiane del Piemonte Giorgio Felici dichiara: “Crediamo fortemente che anche l’artigianato debba essere protagonista della trasformazione produttiva e territoriale; pertanto, la mappatura è uno strumento di conoscenza e di governance che può diventare leva concreta per far crescere il settore, favorendo uno sviluppo equilibrato, sostenibile e radicato nelle comunità”. “In un mondo sempre più interconnesso e competitivo, dobbiamo lavorare per rendere il Piemonte la scelta privilegiata per chi vuole investire. E dobbiamo farlo ora, cogliendo le opportunità offerte dalle grandi trasformazioni in atto, dalla transizione ecologica a quella digitale. Attrarre investimenti significa creare e coltivare un ecosistema favorevole. Le Camere di commercio del Piemonte e Unioncamere Piemonte sono impegnate da tempo, a fianco delle istituzioni, per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi”, commenta Paolo Bertolino, segretario generale di Unioncamere Piemonte.
 
Le cinque cose da sapere sulla mappatura delle aree produttive in Piemonte:
- 3.500 ettari potenziali da recuperare: secondo le prime stime in Piemonte esistono oltre 3.500 ettari di aree produttive sottoutilizzate o dismesse che potrebbero essere valorizzate attraverso nuovi investimenti;
- superfici minime richieste: aree almeno 5mila m². Immobili produttivi: almeno mille m² di superficie lorda di pavimento - SLP. Possono essere candidati anche siti da bonificare o già edificati, purché disponibili alla vendita o alla concessione;
- zero consumo di nuovo suolo: l’obiettivo principale della Regione è recuperare l’esistente, evitando nuove edificazioni e contrastando il degrado urbano, con un approccio coerente con la pianificazione sostenibile;
- chi può candidare le aree: Comuni, Province, enti pubblici, privati e imprese, intermediari con delega. La candidatura è aperta fino al 3 luglio, esclusivamente online sulla piattaforma MOON;
- un catalogo digitale per investitori: tutti i siti approvati saranno pubblicati su una piattaforma regionale interattiva; il portale nazionale Investinitaly.gov.it (https://www.investinitaly.gov.it/), vetrine promozionali in fiere ed eventi internazionali, per dare massima visibilità all’offerta piemontese.

c.s.

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