CUNEO - 'Due ore di attesa per gli utenti di un Centro prelievi a causa di un guasto al sistema delle ricette dematerializzate'

La consigliera regionale Chiapello interroga Saitta per sapere se non sarebbero opportuni correttivi sulle normative regionali in materia

20/02/2018 15:05

“La ricetta dematerializzata in Sanità è senz’altro la nuova frontiera che permette risparmi di carta, tempo, burocrazia e non solo. Ma la Regione deve intervenire per rendere più efficiente il sistema”, così la consigliera dei Moderati Maria Carla Chiapello che oggi ha presentato un’interrogazione scritta all'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, per chiedere interventi correttivi delle indicazioni regionali in materia. Il motivo? “Basta poco, un inconveniente tecnologico o una defaillance informatica – continua Chiapello - ed ecco che tutto si blocca, a volte anche per ore, impedendo agli operatori sanitari di svolgere il loro lavoro e di conseguenza ai cittadini/utenti di ottenere la prestazione richiesta”.

Ancora oggi, infatti, nemmeno dopo una lunga fase di sperimentazione (in Piemonte la ricetta dematerializzata è attiva dal 2014) le difficoltà applicative sono state superate. L’ultimo caso, documentato da un giornale online, risale al 10 febbraio scorso. In un Centro prelievi di Cuneo, il sistema si guasta e gli utenti muniti di ricette dematerializzate (la maggior parte) sono costretti ad attendere il loro turno dalle 7 fino alle 9 perché gli operatori possono caricare manualmente soltanto le vecchie ricette bianche scritte in rosso. “Non si poteva fare diversamente in base alle indicazioni regionali - spiegheranno poi i responsabili del Sid (Sistema informativo direzionale) attraverso le pagine dello stesso giornale – perché le procedure manuali sono previste soltanto in caso di reale emergenza sanitaria”.

“E’ chiaro che il regolamento richiede una messa a punto – incalza Chiapello –. Le prescrizioni devono poter essere inserite manualmente anche in caso di guasto o malfunzionamento del sistema. Altrimenti si penalizzano i cittadini: penso, ad esempio, a chi ha chiesto un permesso di lavoro e non può fermarsi più del previsto o rinviare un esame ma anche a chi ha bisogno di un esito entro una certa data per sottoporsi a un altro controllo o a un intervento chirurgico”. Non resta che attendere la risposta da parte della Regione.

c.s.

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