CUNEO - Due visite guidate alle tombe storiche e artistiche di Cuneo in programma il 15 e il 29 settembre

Aperte le iscrizioni per le visite condotte dallo storico Giovanni Cerutti nel Cimitero urbano e nel Cimitero isrealitico

05/09/2019 12:25

Due visite guidate, condotte dallo storico Giovanni Cerutti, alle tombe storiche ed artistiche del cimitero urbano e del cimitero israelitico di Cuneo sono state programmate per domenica 15 e domenica 29 settembre. La partecipazione è libera e gratuita ma occorre prenotare telefonando all’Azienda Turistica Locale (0171690217). La partenza è prevista alle ore 15.30 dall’ingresso principale del cimitero urbano. In caso di maltempo la visita sarà annullata.
 
La parte più antica del cimitero urbano di Cuneo è di notevole interesse storico, monumentale e artistico, e la visita a queste tombe consente di ripercorrere la storia cittadina degli ultimi duecento anni. Tombe monumentali sono, ad esempio, quelle di Chiaffredo Beltramo, Antonio Bono, Matteo Ciravegna, della famiglia Desmè, Giovanni Girardi, della famiglia Pansa (con la celebre Sfinge, capolavoro liberty di Leonardo Bistolfi), della famiglia Piatti, della famiglia Torre (con il Monumento a una madre di Giovanni Battista Alloati). Su molte tombe ci sono statue, busti di defunti e bassorilievi eseguiti da scultori di chiara fama; oltre ai citati Alloati e Bistolfi, ci sono opere di Giuseppe Dini, Leonardo Piatti, Giuseppe Sartorio, Odoardo Tabacchi.
 
Grande interesse presentano il Cimitero israelitico, il monumento ai soldati della 1° Guerra Mondiale morti in ospedale, il Sacrario dei Partigiani, il Famedio dei Cuneesi illustri e le tombe di alcune famiglie nobili, come i conti Caissotti di Chiusano, i marchesi Lovera di Maria e i conti Mattone di Benevello.
 
L’epoca storica più rappresentata nel cimitero urbano è quella del Risorgimento, con le tombe di Giovanni Battista Cariolo, processato nel 1833 perché affiliato alla Giovine Italia di Mazzini, Angelo Bernardi, i fratelli Giorgio e Giuseppe Ferreri, il garibaldino Tito Garelli, Tommaso Giordanengo, che si arruolò a quattordici anni e partecipò a tutte le guerre d’indipendenza, Biagio Martini, Angela Aschieri, vedova Ramorino, che Giuseppe Garibaldi incontrò a Cuneo il 7 aprile 1859.

Le date dell'evento:

c.s.

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