CUNEO - Festa dell'Indipendenza ucraina, Sabbatini (Radicali): "Inaccettabile retorica della guerra per procura"

Anche Radicali Cuneo “G. Donadei” ha partecipato il 24 agosto alla manifestazione per la Festa dell’indipendenza dell’Ucraina, tenutasi in Piazza Castello a Torino

27/08/2023 07:50

Anche Radicali Cuneo “G. Donadei” ha partecipato il 24 agosto alla manifestazione per la Festa dell’indipendenza dell’Ucraina, tenutasi in Piazza Castello a Torino. Un’occasione per ribadire anche la vicinanza ed il sostegno agli ucraini che stanno subendo una guerra di aggressione.
 
“L'atto di dichiarazione d'Indipendenza dell'Ucraina fu adottato dal parlamento il 24 agosto 1991. Dopo secoli di dominazione zarista e 70 anni di oppressione sovietica l'Ucraina divenne sovranamente libera ed indipendente. Mai dire mai più. Il potente e violento vicino ha nuovamente bussato alla sua porta. L'uscio però non si è aperto e con brutale violenza ha deciso di sfondarlo. Così, come ai vecchi tempi. Come Hitler nel 1938 con la minoranza tedesca dei Sudeti nella allora Cecoslovacchia oggi Putin dichiara una guerra totale per tutelare le presunte vessazioni della minoranza russa negli oblast di Lugansk e Donesk (Dombass). La guerra totale usata come risposta è inaccettabile.” Così in una nota Andrea Sabbatini, membro di Direzione di Radicali Cuneo “G. Donadei”.
 
“Uno dei cardini della propaganda russa – continua Sabbatini - con molti proseliti anche qui in Europa è la presunta guerra per procura dell'Occidente contro la Russia. Ricapitolo: 7 milioni di profughi sparsi per l'Europa senza nulla a parte la vita, 5 milioni di profughi interni, migliaia di morti e feriti, bambini deportati con l'inganno in Russia, case e infrastrutture distrutte, economia al collasso, ricatto sulla esportazione del grano. Ebbene tutto ciò non basta per capire cosa sta avvenendo. Per costoro Zelenski ed il suo popolo si stanno immolando per assecondare il desiderio americano di distruggere la Russia. Solo la malafede ed il preconcetto possono sostenerlo. È solo l'Ucraina che sta cercando con il sangue di difendere la propria libertà ed integrità territoriale. Slava Ukraini! – Conclude”.

c.s.

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