CUNEO - Fondazione Crt finanzia ventitre interventi di restauro nella Granda

Due milioni e mezzo stanziati. I lavori toccheranno il Santuario Regina Pacis a Boves, la cappella di San Pietro a Macra e il Palazzo del Governatore a Mondovì

Redazione 27/02/2022 18:05

Sono 122 i cantieri pronti a partire per il recupero di altrettanti tesori artistici e architettonici del Piemonte e della Valle d'Aosta grazie ai 2,45 milioni di euro di contributi assegnati dalla Fondazione Crt con il bando “Restauri Cantieri Diffusi”.
 
Ventitre di questi si trovano in provincia di Cuneo. Tra i vari interventi finanziati il restauro delle facciate e della copertura del Castello di Rocca de’ Baldi, il restauro conservativo delle torri campanarie, del tamburo, della cupola e delle coperture del Santuario Regina Pacis a Fontanelle di Boves, il completamento dei restauri e della rifunzionalizzazione della Cappella di San Giacomo a Cherasco che ospiterà il museo naturalistico Giorgio Segre, il restauro dell’organo Francesco Vittini del 1873 presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Passatore di Cuneo, l’analogo intervento sull’organo a canne della cattedrale di Santa Maria e San Giovenale a Fossano, il restauro conservativo della duecentesca cappella di San Pietro a Macra (con una delle pochissime raffigurazioni conosciute in Piemonte della “danza macabra”), il restauro del soffitto decorato e dei dipinti murali della Sala Fracchia nel Palazzo del Governatore a Mondovì, danneggiato da infiltrazioni di acqua.
 
Inoltre, a Caramagna Piemonte verrà erogato un contributo per il restauro conservativo delle quattro facciate esterne della chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Croce, a Cavallermaggiore per il progetto di ultimazione del restauro dell’apparato decorativo e degli intonaci interni di San Pietro, a Saluzzo per il restauro e risanamento conservativo della chiesa della Madonna di Loreto, a Pagno per il restauro e il risanamento conservativo dell’edificio comunale ex-chiesa della Confraternita, a Rittana per il completamento del centro civico e culturale del Comune nella ex canonica, a San Benedetto Belbo per il Mediamuseum - campo letterario di Langa, a Vicoforte per il restauro e risanamento conservativo della chiesa dei Santi Donato e Giovanni (in particolare l’elemento di coronamento sulla facciata principale e il portone di ingresso, le porte laterali e delle bussole interne della chiesa). Poi i lavori nell’ex chiesa dei Battuti di Montelupo Albese destinata a ospitare un museo virtuale sull’architetto sabaudo Francesco Rangone e un punto informativo, il restauro dell’altare della Madonna del Rosario a Cervasca (comprensivo della struttura in stucco, di quindici formelle dipinte e della scultura lignea policroma), il restauro e consolidamento del Santuario di Santa Maria delle Grazie a Govone, il restauro della pala dell’altare maggiore a Santa Cristina di Tarantasca, i lavori sulla copertura della chiesa dei SS. Bernardo e Magno nella frazione Ceriolo di Sant’Albano Stura, il restauro dell’apparato decorativo del Santuario Madonna del Lago a Faule, il restauro della parrocchia di San Massimo a Marmora, a Racconigi il recupero delle facciate della Confraternita della Misericordia (detta di San Giovanni Decollato), della chiesa del Santissimo nome di Gesù e della chiesa della Madonna della Porta, il rifacimento della copertura della chiesa dei SS. Pietro e Vitale di Cravanzana.
 
“Contribuire al recupero della grande bellezza del territorio è l’obiettivo della Fondazione Crt che, con il bando Restauri, continua a mettere in moto cantieri capaci di ridare luce a molti gioielli storico-architettonici e di creare importanti opportunità occupazionali, dando linfa all'economia locale”, afferma il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia.
 
Salgono così a oltre 2.900 i beni fatti rinascere negli anni dalla Fondazione Crt con il bando Restauri Cantieri Diffusi, per uno stanziamento complessivo dal 2004 a oggi di oltre 47 milioni di euro. “Queste risorse - spiega il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci - creano valore su un doppio binario: il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico diffuso, e la messa a disposizione del territorio di un'ulteriore 'dote', grazie al circuito virtuoso dei meccanismi di detrazione e agevolazione fiscale dell'Art bonus”.

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