CUNEO - Giornata Fai d'Autunno anche a Morozzo, Rocca de' Baldi e Verzuolo

L'evento si è svolto in altre 170 città d'Italia, centinaia di persone hanno potuto scoprire il patrimonio storico-culturale del territorio

17/10/2017 10:00

La giornata quasi estiva di un autunno che non vuole ancora lasciare spazio alle nebbie e ai primi freddi, tipici di questo periodo, hanno certamente contribuito al grande successo della Giornata FAI d'Autunno che la Delegazione FAI di Cuneo e il Gruppo FAI di Saluzzo hanno proposto con due diversi itinerari in provincia. Oltre 30 volontari della sede di Cuneo hanno aperto, a Morozzo e Rocca de' Baldi luoghi
immersi nella natura, ricchi di storia e di arte, testimonianza dell'opera umana che, nel corso dei secoli, ha lasciato segni della cultura, della fede, e della creatività locale.
A fine giornata, negli occhi di tutti, si poteva leggere una grande soddisfazione che compensava ampiamente la stanchezza di tante ore passate a far soffermare l'attenzione sui particolari che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, magari di fronte a casa nostra o solo dietro l'angolo, ma che mai ci siamo fermati a guardare più attentamente. Sono stati oltre mille i visitatori arrivati da Alessandria, Ivrea, Milano, Torino, Pinerolo, Genova, Savona, oltre che da diversi paesi della provincia, tutti interessati a scoprire angoli del cuneese ancora sconosciuti, come il gruppo di venti motociclisti giunti dall'alessandrino apposta per ammirare gli affreschi quattrocenteschi della cappella di Santo Stefano, nella campagna di
Morozzo, recentemente restaurati. Grande successo anche per il Castello di Rocca de' Baldi che, nonostante la sua normale apertura, ha attirato da solo oltre 250 visitatori che hanno letteralmente invaso le sue antiche sale, come continuo è stato l'afflusso nella vicina chiesa di San Marco, con il suo splendido altare marmoreo barocco, giudicato dai critici fra i più belli del Piemonte di quel periodo. In tanti anche nella Riserva Naturale di CravaMorozzo, soprattutto famiglie, come altrettanti sono saliti al Santuario del Brichetto. Per gli iscritti FAI la giornata si è poi conclusa alla Badia di Santa Maria del Castello, proprietà privata dei Marchesi Morozzo della Rocca, dove il concerto vocale dei “Cantus Firmus” ha
valorizzato un luogo carico di fascino, con il racconto della padrona di casa che, in prima persona, ne ha narrato la storia che si intreccia a quella del paese.
Anche a Verzuolo centinaia di persone hanno seguito l'invito degli oltre 30 volontari FAI, attirati dall'apertura eccezionale - riservata agli iscritti - del Castello dei Marchesi di Saluzzo, chiuso al pubblico da sempre. La curiosità è stata ampiamente appagata con la scoperta delle sue sale, pur molto degradate e abbandonate, in cui è possibile ancora leggere frammenti di vita fra i decori, i pochi arredi e oggetti rimasti. Più in basso è stato possibile visitare l'antica chiesa dei SS. Filippo e Giacomo o la Chiesa della Confraternita, aperte in collaborazione con i volontari dell'ACV.
“Grazie a iniziative come questa possiamo tutti acquistare una diversa consapevolezza dei nostri paesi, delle nostre città e campagne, guardando i luoghi con uno sguardo diverso,con una miglior conoscenza della loro e della nostra storia - afferma Françoise Giorgis, capo delegazione FAI di Cuneo”. “Solo così ci possiamo sentire più coinvolti nella loro salvaguardia e, donando un piccolo contributo al FAI, fare in modo che tanti gioielli dimenticati del nostro Paese possano tornare a vivere, per sempre e per tutti – aggiunge Roberto Audisio, responsabile comunicazione FAI per il Piemonte e Valle d'Aosta”. Su tutti può valere il commento di Bruno Curti, sindaco di Rocca de' Baldi: “Siamo entusiasti e grati al FAI per la riuscitissima Giornata FAI d'Autunno. Un'occasione importante per legare le nostre bellezze artistiche e storiche ad un circuito nazionale prestigioso e riconosciuto per la sua serietà. È stata l'occasione per collaudare una strategia turistica di territorio, da promuovere con la collaborazione delle nostre Associazioni e degli appassionati volontari che vi operano”
 

c.s.

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