BUSCA - 'I Biazaci di Busca, pittori della gente'

Presentata ieri la pubblicazione di Mirella Lovisolo, appassionata promotrice dei beni artisti e storici della città

11/12/2019 17:07

E’ stato presentato ieri in Casa Francotto il libro di Mirella Lovisolo dal titolo ”I Biazaci di Busca, pittori della gente”. Dopo la  grande opera sui Biazaci di Busca voluta dall’associazione Bafile, uscita nel 2012, questa nuova pubblicazione di Lovisolo è il frutto di un’iniziativa del Comune, che ha voluto provvedere alla realizzazione di un libro diverso dal precedente, più agile e veloce, sia nel formato sia nel numero di pagine (un centinaio), volto a far conoscere i dipinti di Tommaso e Matteo  Biazaci a partire dalla loro patria, Busca.
 
Si sentiva la necessità – ha detto il sindaco Marco Gallo, che firma le fotografie del libro insieme con l’autrice, perché da ragazzo fu un suo collaboratore e oggi in qualità di amministratore comunale ha fatto da stimolo alla pubblicazione – di un documento semplice e diretto sui quattrocenteschi pittori buschesi, cui la città deve una buona parte della sua notorietà in campo storico e culturale. Ringrazio di cuore l’autrice, già amata professoressa di storia dell’arte a Busca. In realtà tutti i buschesi sono grati all’autrice, che è anche stata una delle  prime e sicuramente una delle più appassionate  promotrici dei beni artisti e storici di Busca”.
 
Le chiese di Busca che ospitano i dipinti dei Biazaci – ha precisato l’assessore alla Collina Ezio Donadio - sono entrate a far parte del Museo Museo Diffuso del Cuneese e nel progetto Museo Virtuale. Dallo scorso anno all’ingresso delle chiese, nella parte esterna, un QRCode rimanda alla descrizione delle opere custodite all’interno e alla visita virtuale. E’ un passo in avanti verso visite prenotate e programmate”.
 
Ho cercato di usare – ha spiegato Lovisolo - un linguaggio discorsivo, che, limitando al minimo indispensabile le note, desidera essere accessibile a tutti. Lo scopo è diffondere uno strumento utile per capire  i Biazaci  ‘pittori di casa loro’, artisti dalla ricca espressività, piena di contenuti e di significato, avvincente per tutti. Dedico il libro alla città di Busca e in particolare ai miei ex-alunni - ha precisato non senza un momento di intensa emozione - con i quali ho vissuto la gioia dei sopralluoghi alle cappelle, alla ricerca della bellezza e dei valori della città, i quali mi hanno dato entusiasmo e gratificazione, accogliendo in pieno  il bene che ho sempre cercato di elargire loro con lo strumento didattico della storia dell’arte”.


c.s.

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