CUNEO - I guardiaparco di Marittime e Monviso parteciperanno alle ricerche di persone scomparse

I vertici delle due aree protette hanno sottoscritto un protocollo con la Prefettura di Cuneo: la firma ieri, lunedì 18 giugno, al Pian delle Gorre

19/06/2018 08:28

Da ieri i guardiaparco delle Aree Protette delle Alpi Marittime e delle Aree Protette del Monviso rientrano ufficialmente tra i soggetti deputati alla ricerca di persone scomparse. Un’attività che, in caso di necessità, viene attivata secondo i protocolli previsti dal Piano provinciale per le persone scomparse, adottato nel 2014 e predisposto dall’ufficio del Commissario straordinario per il Governo. 
 
Lunedì 18 giugno, al Pian delle Gorre, località simbolo del Parco naturale Marguareis, è stata firmata la convenzione tra il prefetto di Cuneo, Giovanni Russo, il presidente delle Aree protette Alpi Marittime, Paolo Salsotto, e il presidente del Parco del Monviso, Gianfranco Marengo, che prevede l’attivazione tempestiva del personale dei due Enti per la ricerca di scomparsi nel territorio dei rispettivi comuni e di quelli limitrofi. 
 
I guardiaparco in situazioni di emergenza, come quella delle persone scomparse, sono una risorsa per il territorio e per i soggetti colpiti perché hanno una particolare conoscenza delle aree rurali e montane in cui prestano servizio ed hanno abitudine a muoversi in zone impervie e in condizioni difficili. 
 
In diverse occasioni l’Ente ha dato la disponibilità – spiega il presidente Salsotto – a partecipare ad operazioni di ricerca, a mettere a disposizione mezzi ed attrezzature. Con questo accordo con l’Ufficio territoriale del Governo di Cuneo gli Enti Parco saranno allertati direttamente e potranno operare in coordinamento con le altre forze di polizia e di soccorso a beneficio delle persone scomparse”. 
 
Questo accordo è un ulteriore elemento di sinergia tra gli Enti Parco della Provincia di Cuneo con altre Istituzioni e Associazioni del territorio per contribuire alla soluzione di problemi o cogliere opportunità che si presentano. Credo che dobbiamo essere orgogliosi di questo positivo esempio di collaborazione, probabilmente primo in Italia, che speriamo possa diffondersi nel Paese”, dice Marengo.



c.s.

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