CUNEO - "Il 25 aprile non è la vostra festa? Andate a studiare"

Un lettore risponde alle affermazioni di Paolo Chiarenza sulla festa della Liberazione e su Guglielmo Marconi

Lettera 18/04/2020 10:39

Riceviamo e pubblichiamo una lettera in risposta alla missiva inviataci da Paolo Chiarenza: "La commemorazione del 25 aprile da sempre non è festa per noi".
 
Gentile direttore,
su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d'Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive") che recitava: "A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale".
 
La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo il 27 maggio 1949 con la legge 260 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive"), essa è stata istituzionalizzata stabilmente quale festa nazionale. Il citato signor Chiarenza, oltre a dichiarare di non essere italiano, farebbe bene anche a studiare: Guglielmo Marconi non ha inventato le microonde ma la radio.    
 
Con i migliori saluti,  
Ivo Pellegrino
 
 

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