DRONERO - Il Cinecamper del Nuovi Mondi Festival riparte da Dronero e Rifreddo

Venerdì 17 e martedì 21 giugno definiti i primi due appuntamenti nelle piazze dei borghi di montagna

14/06/2022 10:23

Venerdì 17 giugno 2022 alle ore 21, in Piazza della Stazione a Dronero (Valle Maira), prende il via il Cinecamper 2022 del Nuovi Mondi Festival. Ad aprire la tradizionale stagione estiva di cinema all’aperto nelle piazze dei borghi di montagna ideato dall’associazione culturale Kosmoki sarà il film “Chiamo, nessuno risponde” (Italia 2022, 56 minuti) del regista Davide Michelis, che sarà presente alla proiezione insieme al suo protagonista Franco Baudino, montanaro per scelta che racconta il suo amore per la montagna e la sua gente in un film doc girato in più di un anno nella conca di Elva, dove vive da 73 anni. Il titolo è anche in gara nella sezione Mountains al Concorso Internazionale Documentari 2022 dell’XI edizione del Nuovi Mondi Festival. Il secondo appuntamento è in programma martedì 21 giugno alle ore 21,30 nella piazza di Rifreddo (Valle Po), dove verrà riproposto un evergreen del Cinecamper come “Funne, le ragazze che sognavano il mare” (Italia 2016, 79 minuti), il film diretto da Katia Bernardi che racconta l’avventura di un gruppo di pensionate che non hanno mai visto il mare. Tutti i film del Cinecamper sono a ingresso libero. Il calendario del Cinecamper 2022 è ancora in fase di costruzione:  oltre ai due appuntamenti di giugno, al momento sono in programma altre cinque proiezioni tra luglio e agosto, sempre a Rifreddo e Dronero.
 
“Chiamo, nessuno risponde” 
Regia Davide Michelis (Italia 2022, 56 minuti)
Settantatre anni vissuti con il cuore sempre lassù, nella conca di Elva, in alta Val Maira, una delle valli più selvagge ed affascinanti del Piemonte, in provincia di Cuneo. Franco Baudino, montanaro per scelta, racconta il suo amore per la montagna e la sua gente in un documentario di un’ora, girato in più di un anno. Le quattro stagioni descrivono la bellezza della montagna in continua evoluzione e introducono alle tante storie che si sono dipanate a queste altezze: dai cavier, i commercianti di capelli, alla controversa strada del vallone, dalle tracce degli antenati dei dinosauri, ai giovani che si preparano ad ereditare le tradizioni di questa terra, le musiche tradizionali e la falce, ad esempio. Franco Baudino accompagna lo spettatore fra sentieri e antiche iscrizioni rupestri. Racconta le storie di un tempo con uno sguardo attento al futuro della montagna, che la sua generazione ha abbandonato. Lui no: è sempre rimasto lassù. Ha assistito impotente allo svuotamento della valle a cui dedica tutte le sue attenzioni, oggi più che mai, ad esempio curando la manutenzione dei sentieri, a titolo volontario. Soffre l’abbandono di molte borgate, a cui Piero Raina, il poeta di Elva, ha dedicato uno dei suoi scritti più toccanti: “Chiamo, nessuno risponde”. Franco Baudino si commuove leggendo la poesia, ma guarda con ottimismo ad un futuro in cui la montagna tornerà ad essere popolata da quanti fuggiranno dall’affollamento delle città e torneranno a vivere tutti i giorni, e non solo in vacanza, la meraviglia di questi luoghi.
 
“Funne, le ragazze che sognavano il mare” 
Regia Katia Bernardi (Italia 2016, 79 minuti)
In occasione del ventennale del circolo dei pensionati “Il Rododendro”, la presidentessa decide con entusiasmo di dare il via alla raccolta fondi per la nobile causa di far vedere il mare a un gruppo di donne, ma di soldi ne servono tanti per realizzare questo progetto e le attività messe in campo non sempre si rivelano azzeccate. Comincia così l’avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare da modelle per un calendario e donne di Internet impegnate nel crowdfunding per raggiungere, non senza alcuni momenti di sconforto, il proprio scopo. Risate, lacrime, gelosie, timori accompagnano le funne (donne in dialetto trentino) e i loro sforzi che le porteranno anche ad una inaspettata notorietà.
 

c.s.

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