CUNEO - Il Comune di Cuneo ricorda il professor Schiffer a un anno dalla sua morte

Annunciato uno spettacolo teatrale in sua memoria per il prossimo mese di aprile

Redazione 15/02/2021 16:10

Il Comune di Cuneo ha ricordato il professor Davide Schiffer con un post sul suo sito internet nell'anniversario della sua morte, annunciando uno spettacolo teatrale per il prossimo mese di aprile.
 
Il 15 febbraio dell’anno scorso moriva a Torino Davide Schiffer, neurologo di fama internazionale, partigiano delle formazioni GL della Val Maira e cittadino onorario di Cuneo. Uomo di rara gentilezza, ha narrato le vicende che hanno segnato i 92 anni della sua lunga esistenza nella splendida autobiografia Non c’è ritorno a casa, in cui racconta senza retorica il suo personale percorso di formazione e la realtà della guerra di Liberazione.
 
Sono pagine che restituiscono un vissuto affascinante e antieroico, dalla persecuzione subita dalla sua famiglia in seguito alla promulgazione delle leggi fasciste sulla razza, all’arresto a Cuneo di suo padre, Alessandro, ebreo ungherese immigrato in Italia, rinchiuso nel campo di Concentramento di Borgo San Dalmazzo e deportato ad Auschwitz, dove trovò la morte il 10 gennaio del ’45. Poi l’ingresso nella Resistenza, appena sedicenne, col fratello maggiore Ede, e ancora il completamento degli studi nel liceo di Cuneo dopo la Guerra, la formazione universitaria a Torino nella facoltà di Medicina, la specializzazione in Germania, il Paese che gli aveva ucciso il padre.
 
In virtù della sua competenza e dell’importanza delle sue ricerche era diventato membro delle società francese, tedesca e americana di Neuropatologia e socio della New York Academy of Sciences, oltre che componente dell’Editorial Board di numerose riviste internazionali.
 
Negli anni era stato presidente dell’Associazione Italiana di Neuropatologia e di Neuro-oncologia, nonché Vice-Presidente della International Society of Neuropathology, pubblicando numerosissimi lavori originali, prevalentemente su riviste scientifiche internazionali, e partecipando ad una decina di trattati internazionali.

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