CUNEO - Il Covid desertifica le vie dello shopping: più del 30% di locali vuoti rispetto al 2019

Lo studio condotto dall’Unione nazionale consumatori in Piemonte. Incidono il cambiamento dei consumi, l’aumento dei canoni di locazione e il commercio online

Redazione 19/02/2022 08:19

Oltre il 30% di locali commerciali vuoti in più rispetto al 2019. Sono i risultati di uno studio sulle “vie dello shopping”, nei centri urbani ma anche negli altri quartieri, condotto dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale piemontese dell’Unione nazionale consumatori (Unc).
 
“È in atto - spiega all’Ansa l’avvocato Polliotto - la delocalizzazione delle cosiddette 'vie dello shopping' nei centri cittadini e nei quartieri”. Un fenomeno che si spiega con “il cambio delle abitudini nei consumi, con l’aumento - in media del 10% - dei canoni di locazione commerciale e con la crescita della domanda di acquisti on line incrementata dal biennio Covid. C’è l’espansione dell’e-commerce che offre scontistiche progressive, maggiore fidelizzazione e più vantaggi in termini di cashback”.
 
La presidente dell’Unc piemontese evidenzia anche il calo del 15% dei servizi al cittadino quale conseguenza della svalutazione degli immobili residenziali. Hanno chiuso soprattutto “le piccole botteghe alimentari e artigianali, impossibilitate a competere con i grandi centri commerciali. Che ora avanzano dalle periferie al centro città riallocandosi presso stabilimenti industriali dimessi e proponendo prezzi al consumo insostenibili per gli operatori al dettaglio”.
 
“Ed è così - conclude - che i negozianti più solidi, finché resistono, si trasferiscono sempre più nelle ‘gallerie dei mercanti’ dei centri commerciali per intercettare maggiormente i flussi di potenziale pubblico acquirente”.

Notizie interessanti:

Vedi altro