CUNEO - In arrivo una piattaforma online per prenotare i rifugi e i bivacchi in montagna

Il progetto, promosso dal Cai con il sostegno del ministero del Turismo, sarà attivo dall’inizio dell’estate. Dal 25 marzo i gestori possono registrare le proprie attività

Micol Maccario 28/03/2024 09:28

L’organizzazione di una gita in montagna da quest’estate potrebbe essere più facile. Entro qualche mese sarà attivato il “Portale Cai dell’escursionista” che permetterà agli amanti delle passeggiate tra i monti di organizzare in anticipo il proprio percorso, trovando e prenotando rifugi e strutture ricettive direttamente da casa utilizzando il proprio computer o cellulare. Il progetto è stato proposto dal Cai (Club Alpino Italiano) con il supporto del ministero del Turismo ed è stato presentato durante la fiera milanese “Fa’ la cosa giusta!”.
 
Dal 25 marzo i gestori possono richiedere che la propria struttura sia inserita nella piattaforma collegandosi al sito https://www.prenotarifugi.cai.it e compilando un form online o scrivendo alla mail assistenza.gestori@cai.it. Per il primo anno il servizio sarà gratuito per i rifugi del Cai e i punti tappa ufficiali del Sentiero Italia Cai (e utilizzabile al costo di 50 euro per le altre strutture). Dal 2025, invece, il prezzo sarà pari a 130 euro.  
 
L’obiettivo della piattaforma è quello di rendere le prenotazioni più veloci e immediate, permettendo agli alpinisti di organizzare rapidamente le proprie escursioni. Ma non si rivolgerà solo agli italiani, il sito, infatti, sarà disponibile anche in inglese, francese e tedesco per rispondere alle necessità dei tanti turisti stranieri che frequentano le nostre valli. Inoltre, nel portale sarà presente una mappa che segnalerà i sentieri e i cammini.
 
L’utilità riguarda anche i pagamenti: i gestori potranno inserire, tra le varie informazioni, i periodi di apertura, i posti letto, le fotografie e i costi. In automatico, dopo la prenotazione, arriverà al rifugio una notifica e gli amanti della montagna potranno pagare la caparra direttamente sulla piattaforma con carta di credito, bonifico o PayPal.
 
L’iniziativa è stata definita dal presidente del Club Alpino Italiano come “il progetto più importante del Cai negli ultimi anni” perché in Italia fino a oggi non esisteva niente del genere. Effettivamente il progetto potrebbe avere varie ripercussioni positive. “Una cosa che lamenta qualche gestore è che qualche volta può capitare che alcune persone prenotano e poi non si presentano perché magari cambia il meteo o per altri impedimenti”, spiega Paolo Salsotto, presidente della sezione Cai di Cuneo. “Per loro in quei casi diventa un grosso problema perché nei rifugi, come si sa, l’organizzazione della giornata è più complicata e se dieci persone non si presentano cambia tutto. Ci dovrebbero essere più garanzie e se questa piattaforma servirà anche a questo – facendo lasciare, ad esempio, dati personali più precisi – sarà un valore aggiunto perché le persone diventano rintracciabili”.
 
Potrebbe essere, inoltre, una buona opportunità per rendere la gestione delle prenotazioni maggiormente organizzata. Negli ultimi anni la montagna è sempre più frequentata, in particolare da dopo la pandemia da Covid-19, quando è stato riscoperto il valore dell’aria aperta, della natura e di una vita più lenta e lontana dalla frenesia delle metropoli. 
 
Non mancano però i dubbi. La piattaforma, infatti, potrebbe far venire meno l’elemento umano, caratteristica essenziale del rapporto tra il gestore e i frequentatori della montagna. “Ho parlato con un paio di gestori che hanno delle perplessità. A molti piace interfacciarsi con gli escursionisti al momento della prenotazione. Molti chiedono informazioni sul meteo, sulle escursioni possibili, sull’accessibilità. Con la piattaforma potrebbe diventare un rapporto un po’ impersonale”, continua Salsotto.
 
Bisogna anche tenere conto che non tutti i rifugi sono dotati di un’ottima connessione a internet. In molte zone la rete non arriva o i collegamenti saltano frequentemente, soprattutto in caso di maltempo. È difficile però immaginare a priori, in quei casi sarà necessario capire come gestire al meglio la situazione.
 
Al momento non sono ancora disponibili tutti i dettagli del progetto, sarà necessario lasciare passare le prossime settimane per capire nello specifico i dettagli. La speranza però è sicuramente quella di rendere le montagne più accessibili e vive, frequentate da persone che vogliono godere della natura in modo consapevole. Se sarà un modo per dare valore alla bellezza delle nostre valli, andando incontro ai bisogni dei gestori e cercando di soddisfare le richieste degli escursionisti allora sicuramente sarà un progetto riuscito. Ma questo bisognerà aspettare ancora qualche mese per dirlo con certezza.

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