CUNEO - "In valle Stura manca l’acqua: la Provincia è necessaria"

Ci scrive l'ex consigliere provinciale Paolo Chiarenza, che "scagiona" l'ACDA: "Non c'entra"

Redazione 30/09/2022 17:15

Riceviamo e pubblichiamo.

Egregio direttore,
in valle Stura manca l’acqua per uso idropotabile. La situazione è allarmante e si dice causata dalla siccità di questi mesi. Ma in realtà non è che in valle manca l’acqua, ma mancano strutture necessarie per utilizzarla e immetterla negli acquedotti dei vari Comuni. La Società ACDA non c’entra, perché si rifornisce da piccole singole sorgenti locali che ovviamente sono poste in crisi in mancanza di precipitazioni, conseguenza dei noti cambiamenti climatici. La siccità è un grosso problema per l’irrigazione, ma gli acquedotti per uso idropotabile dell’acqua non possono dipendere solo da piccole fonti. Per la loro sicura alimentazione è necessario predisporre una rete di acquedotti in valle.

E qui viene in ballo ancora una volta la Provincia, un ente che deve essere attrezzato opportunamente e fornito di competenze nel settore. Parecchi anni fa la Provincia di Cuneo aveva avviato un’indagine per accertare le disponibilità di sorgenti nelle nostre varie valli. Bisogna riprendere quegli studi e porsi come obiettivo da realizzare una rete di acquedotti collegati con grosse sorgenti comuni; sorgenti che gli esperti sostengono siano ben esistenti in valle Stura.
Altrimenti rischi per il futuro ci saranno ancora. Anche in questo caso l’azione della Provincia è necessaria... eccome.

Distintamente.
Paolo Chiarenza (ex consigliere provinciale)

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