I recenti incendi boschivi che hanno colpito il Piemonte e altre Regioni italiane, aggravati dagli effetti del cambiamento climatico, hanno reso ancora più urgente la necessità di dotarsi di strumenti concreti per ridurre i rischi e proteggere cittadini, ambiente ed economia locale. Per questo la Giunta regionale ha approvato le Linee guida per la redazione dei Piani di Prevenzione Territoriali degli incendi boschivi (PPT), un passo decisivo per dotare la Regione di una pianificazione integrata e operativa.
Sulla pianificazione territoriale per la prevenzione degli incendi boschivi si è concentrato il convegno nazionale, organizzato al Grattacielo della Regione Piemonte.
"La prevenzione è il primo e più importante strumento che abbiamo – commenta l’assessore alle foreste e alla pianificazione territoriale, Marco Gallo –. Con le linee guida indichiamo con chiarezza una gestione forestale intelligente, un investimento di sicurezza, tutela ambientale e sviluppo sostenibile. Il nostro indirizzo strategico è chiaro: integrare le pianificazione e investire in prevenzione e salvaguardia del territorio attraverso la gestione forestale, coordinata con i Piani Forestali di Indirizzo Territoriale, sviluppati in coerenza con gli Ambiti di Integrazione del Piano territoriale".
"La prevenzione degli incendi boschivi è una priorità che richiede una pianificazione attenta e una sinergia costante tra tutti i livelli istituzionali e operativi – sottolinea l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi –. Queste linee guida rappresentano un passo concreto per rafforzare la capacità del Piemonte di agire prima delle emergenze, integrando protezione civile, gestione forestale e sviluppo territoriale. Investire oggi in prevenzione significa ridurre i rischi di domani e garantire sicurezza ai cittadini, tutela dell’ambiente e salvaguardia delle nostre montagne".
L’approvazione delle Linee guida per l’integrazione tra pianificazione forestale territoriale, pianificazione di protezione civile, selvicoltura preventiva e supporto alla lotta attiva, si accompagna a criteri e modalità che consentiranno alla Regione di attuare interventi, anche superando la frammentazione delle proprietà.
Le prime azioni saranno realizzate grazie a oltre 4,5 milioni di euro di fondi FESR 2023-2027, destinati a cinque Piani pilota, già sviluppati in aree montane considerate strategiche: Alta Val di Susa, Valli Maira e Grana, Valle Ossola, Valle Bormida e Valli di Lanzo.
Sono previsti interventi di prevenzione dagli incendi boschivi con azioni di gestione del combustibile vegetale nei popolamenti forestali e di supporto alla lotta attiva, con la creazione o adeguamento di nuovi punti di rifornimento idrico e piazzole per elicotteri.
Il lavoro è frutto di una collaborazione trasversale tra i settori Foreste, Protezione civile e Biodiversità e Aree naturali della Regione, con il supporto tecnico-scientifico di Ipla e dell’Università di Torino, e con il coinvolgimento diretto dei volontari AIB, dei Vigili del Fuoco, dei gestori forestali e delle amministrazioni locali.