CUNEO - Incendi, il dossier Uncem sul tavolo del governo: “Ecco come salvare i nostri boschi”

Rispetto al 2020 si è registrato un aumento del 256% dei roghi boschivi, con un costo stimato di un miliardo: 400 gli incendi di grandi dimensioni quest’estate

Redazione 25/08/2021 11:25

 
Un dossier di 30 pagine, con un decalogo di azioni da attuare dopo l'estate segnata da un numero impressionante di roghi e dalla distruzione di foreste. L'ha realizzato Uncem (l'Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani) con le proposte al Governo, al Parlamento e alle Regioni su come gestire le emergenze ambientali nelle Alpi e negli Appennini.
 
“Perché quel fuoco sui versanti non è solo un'emergenza della montagna - spiega Marco Bussone, presidente nazionale Uncem e autore del dossier -. Non è solo un problema che riguarda venti o trenta o cento piccoli Comuni della periferia dell'impero. Non sono solo dei boschi che bruciano con il fuoco che spinto dal vento si avvicina alle case e si mangia le ultime baite e gli alpeggi in quota. Le drammatiche settimane vissute nell'estate 2021 sono un ennesimo campanello d'allarme sulle quotidiane sfide dei cambiamenti climatici che toccano Appennini e Alpi, sulla natura che ha un corso incontrollato e che ci vede poco attenti, sul bosco che svolge delle funzioni che ora non sono più, ma anche su temi sociali, antropologici e istituzionali sui quali aprire gli occhi”.
 
Nel dossier di Uncem ci sono anche dati sugli incendi boschivi, tra i quali il +256% di roghi in più rispetto al 2020, e il costo stimato in un miliardo di euro, tra spegnimento, bonifica, ricostruzione. Quattrocento gli incendi di grande dimensione, che questa estate hanno colpito aree di oltre 30 ettari.
 
“Uncem prova a offrire nel dossier gli strumenti che possano essere utili per leggi connesse al post-emergenza incendi boschivi - sottolineano Bussone con i vicepresidenti Uncem Francesco Benedetti, Flavio Cera, Vincenzo Luciano - all'organizzazione del sistema di allarme ed estinzione nelle Regioni; alla valorizzazione del capitale sociale e umano sui territori per tutelare e gestire il capitale naturale”.

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