Una nuova casa, un nuovo inizio, una nuova vita lontano dalla violenza. La Cooperativa Fiordaliso, da anni attiva sul territorio nel contrasto e nella sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, ha aperto la sua nona casa rifugio, un luogo sicuro dedicato all’accoglienza di donne e minori vittime di maltrattamenti. Tutto è cominciato quasi due anni fa, nel novembre 2023, con il lancio della campagna di raccolta fondi Casa di s.o.speso, finalizzata alla ristrutturazione di un’abitazione da destinare a casa protetta. I lavori sono partiti alla fine dello stesso anno con l’isolamento del tetto e sono proseguiti nel corso del 2024, fino a concludersi quest’anno con l’allestimento degli arredi. Un intervento reso necessario dall’aumento costante delle richieste di aiuto, che ha spinto la cooperativa ad ampliare la rete dei posti disponibili per l’accoglienza. Adesso la nuova struttura è pronta: potrà ospitare una donna con un massimo di tre figli, offrendo uno spazio protetto dove iniziare un percorso di autonomia e libertà. Questa casa, però, è molto più di un edificio: è il frutto di un lavoro collettivo. Accanto all’impegno delle operatrici antiviolenza della Fiordaliso e di tutto il personale della cooperativa, tante realtà del territorio hanno contribuito con generosità e spirito solidale. IKEA ha donato gli arredi, il Rotaract ha curato le illuminazioni, la ditta 2 Erre ha fornito gli elettrodomestici e una televisione, mentre la Croce Rossa – grazie a un buono acquisto da La Lucerna – ha permesso di acquistare giochi per l’area bimbi. A tutto questo si aggiungono i libri regalati da una biblioteca. Anche privati cittadini hanno partecipato. La cooperativa ha ricevuto donazioni in occasione di due matrimoni – in cui le coppie hanno scelto di rinunciare alle bomboniere per destinare i fondi alla casa rifugio – e di due pensionamenti. Inoltre, in occasione del tradizionale “Brindisi per Nicole”, evento benefico organizzato dalla famiglia di Nicole Rebuffo, la giovane di Ronchi scomparsa nel 2020 a causa di un tumore, sono stati donati 13 mila euro alla Fiordaliso. Una generosità che la cooperativa ha voluto onorare con un’opera d’arte: tre quadri realizzati dalla giovane illustratrice cuneese Giulia Otta. Le tre tele sono state installate in tre luoghi diversi, ma restano unite dal messaggio che veicolano, un messaggio di sorellanza, sogni, protezione, amicizia e futuro. Una tela si trova alla casa rifugio, una è stata donata alla mamma e l’altra alla sorella di Nicole. In realtà, la lista dei sostenitori è molto più lunga perché la nona casa è diventata un simbolo di solidarietà collettiva, un progetto condiviso che ha coinvolto istituzioni, associazioni, attività locali e cittadini e cittadine, uniti dall’obiettivo di offrire un futuro diverso a chi fugge dalla violenza. Contrastare la violenza di genere non può essere responsabilità di pochi: serve un impegno corale, continuo e consapevole. Iniziative come questa dimostrano che quando una comunità si mobilita può fare la differenza, creando spazi e nuove opportunità di vita. Ogni contributo, piccolo o grande, diventa parte di un cambiamento concreto, che restituisce dignità, sicurezza e speranza nel futuro.