CUNEO - La lapide del tenente Bellante torna “a casa”: sarà esposta nel memoriale degli Alpini

Reduce decorato, l’ufficiale morì in un incidente in montagna nel 1948. Grazie al figlio del suo comandante di allora la targa commemorativa è stata ripristinata

Andrea Cascioli 30/09/2025 15:30

Una cerimonia commossa ha salutato la consegna al memoriale della Divisione Cuneense del cappello e della lapide commemorativa del tenente Giorgio Bellante. Nativo di Chieti, effettivo del quarto reggimento nel battaglione Aosta, Bellante morì in un tragico incidente di servizio l’8 agosto 1948, poco distante dal rifugio Pagarì di Entracque. Mentre sistemava alcuni cippi di confine, l’ufficiale cadde sul canalone della Maledia e spirò dopo essere stato soccorso dai suoi alpini: non aveva ancora compiuto 26 anni. Il generale Enrico Ramella, allora suo comandante, rimase fortemente colpito dalla tragedia e patrocinò l’apposizione di una targa commemorativa sul luogo della disgrazia. Bellante aveva combattuto con la Divisione Alpina “Taurinense” in Montenegro nel 1943, per transitare poi nelle file della Divisione partigiana “Garibaldi”. Per le sue gesta eroiche, venne decorato con due medaglie di bronzo al valor militare e con tre croci al merito di guerra. Negli anni la targa che lo ricorda, a oltre 2.600 metri di quota, aveva subito un grave deterioramento a causa delle condizioni atmosferiche. A ripristinarla ha provveduto nel 2021 una piccola “spedizione” di penne nere, formata dal primo luogotenente Danilo Collino e dal maresciallo Alberto Tarditi. Con loro c’era Agostino Ramella, il figlio del generale che in questi anni, insieme a Piergiorgio Cascioli, si è adoperato perché il ricordo del giovane ufficiale non sbiadisse nell’oblio. Martedì scorso il memoriale della Cuneense ha ricevuto una versione della targa originale “riadattata” dallo stesso Collino (quella autentica, incastonata nella pietra, è stata coperta dalla nuova lapide). Verrà collocata nel museo insieme a un’iscrizione che ricorda la figura di Bellante: “Un altro cerchio che si chiude nella storia e soprattutto della continuità degli alpini” ha commentato il presidente del memoriale, Aldo Meinero. Un ringraziamento speciale va ai militari del primo reggimento artiglieria da montagna di Fossano, rappresentati dal comandante colonnello Olav Conz. Erano presenti anche il tenente colonnello Marco Bertasa, il primo luogotenente Alessandro Scarano, il graduato Nicola La Cavera e il tenente colonnello Alberto Beccegato, comandante del distaccamento del 2° Reggimento Alpini. Ad accoglierli i vessilli delle sezioni Ana di Ceva, Cuneo, Mondovì e Saluzzo, il presidente Davide Spedale della Sezione Ana Cuneo e il presidente dell’Unuci Cuneo Luigi Origlia. Il fratello del tenente Bellante, colonnello di cavalleria in congedo e oggi ultranovantenne, ha inviato i suoi saluti e ringraziamenti per il tramite di Ramella.

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