CUNEO - La Provincia di Cuneo è entrata nell’Albo nazionale degli enti di Servizio Civile Universale

E’ un nuovo passo avanti per l’ente che è diventato punto di riferimento per la gestione del nuovo servizio civile volontario dal 2002 e che da allora ad oggi ha formato migliaia di volontari

19/05/2019 09:29

La Provincia di Cuneo è entrata nell’Albo nazionale degli enti di Servizio Civile Universale. La richiesta, presentata dall’ente tempo fa, è stata accolta con decreto n.  247/2019 del 29 aprile 2019 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Nel decreto sono indicate le 150 sedi di attuazione dei progetti presenti su tutto il territorio provinciale e le dieci figure responsabili accreditate per la Provincia di Cuneo.
 
E’ un nuovo passo avanti per l’ente che è diventato punto di riferimento per la gestione del nuovo servizio civile volontario dal 2002 e che da allora ad oggi ha formato migliaia di volontari. La Provincia ha assunto un ruolo di coordinamento e di sostegno istituendo l’Ufficio Servizio Civile con lo scopo di monitorare gli interessi del territorio e recepire le esigenze dei giovani, ponendosi come punto di appoggio e assistenza agli enti nei rapporti con la Regione Piemonte, l’Ufficio nazionale per il Servizio civile e nella realizzazione di progetti di servizio civile volontario. Dal 2003, tramite un protocollo d’intesa per la promozione, l’elaborazione e la gestione dei progetti, fornisce agli enti aderenti l’opportunità di accreditarsi come sedi dei progetti in provincia di Cuneo. Nel 2008, per rafforzare il proprio ruolo, la Provincia si è accreditata come ente di 1° livello ed ora è entrata nell’Albo nazionale.
 
Il servizio civile offre ai giovani dai 18 ai 28 anni la possibilità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno di solidarietà e di ricerca di pace. Oltre alla formazione e all’acquisizione di competenze, ricevono crediti formativi, attestati e valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici come servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione, oltre ad un assegno mensile di  circa 400 euro. Si tratta di un’esperienza giudicata in questi anni molto positivamente non solo dagli enti che beneficiano della presenza dei giovani, ma dagli stessi ragazzi che per un anno fanno un’esperienza di solidarietà e cittadinanza attiva, a metà tra lavoro e volontariato. Il servizio civile, nato nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, dopo  quasi trent’anni nel 2001 divenne servizio civile nazionale su base volontaria, aperto anche alle donne. Nel 2005 venne sospeso il servizio di leva obbligatorio, mentre è proseguito il percorso di crescita del servizio civile su base volontaria. Dal 2017 il servizio civile da nazionale è diventato universale, con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farla.


c.s.

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