CUNEO - La Provincia di Cuneo nodo di riferimento per la Rete antidiscriminazione regionale

La dirigente di settore Loredana Canavese all’incontro di Torino in occasione della Giornata internazionale per i diritti umani

12/12/2018 11:23

La Provincia di Cuneo è stata individuata, insieme alle altre Province piemontesi, come nodo di riferimento per la rete regionale antidiscriminazione. A tale scopo ha partecipato lunedì 10 dicembre a Torino all’incontro sul tema: “Il Piemonte per i diritti umani. Al via l’alleanza tra rete regionale contro le discriminazioni e Organi regionali di garanzia e parità”, promosso dalla Regione in occasione della Giornata internazionale per i diritti umani.
 
L’iniziativa, che vuole dare attuazione alla legge regionale 5 del 2016 sulle norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale, rafforza il rapporto con le istituzioni di parità, le Province piemontesi e la Città metropolitana di Torino. Per la Provincia di Cuneo era presente la dirigente di settore Loredana Canavese, intervenuta al dibattito come responsabile tecnico dei nodi provinciali antidiscriminazione insieme alla collega della Città Metropolitana, Antonella Ferrero.
 
I lavori sono stati introdotti dall’assessora regionale Monica Cerutti che, nel ricordare il 70° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani, ha ribadito i principi della legge regionale 5 e quanto si sta facendo con la rete regionale contro le discriminazioni che ha un centro a Torino, oltre a nodi e punti informativi provinciali. Cerutti ha sottolineato l’impegno dei Garanti nominati dal Consiglio regionale con compiti di tutela delle situazioni critiche e di lotta alla discriminazione.
 
Bruno Mellano, Garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, ha portato il suo contributo per la garanzia dei diritti delle persone ristrette negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni, nonché delle persone ammesse a misure alternative, delle persone presenti nelle strutture sanitarie perché sottoposte al trattamento sanitario obbligatorio, delle persone ospiti dei centri di prima accoglienza o presenti nei centri di identificazione ed espulsione per stranieri. Rita Turino, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, ha spiegato il suo compito di garantire il rispetto e l’attuazione dei diritti delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi presenti sul territorio regionale ai sensi della legge istitutiva 31 del 2009, diritti tutelati dalla convenzione delle Nazioni Unite del 20 novembre 1989 a favore dell’infanzia e adolescenza. Augusto Fierro, Difensore civico regionale si occupa di tutelare i diritti e interessi dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, mentre Gianluca Nargiso è il presidente del Corecom (Comitato regionale per le Comunicazioni).
 
All’incontro sono intervenute le consigliere di parità sottolineando le azioni di contrasto alla discriminazione di genere nei luoghi di lavoro e contro la violenza sulle donne in generale. Ciò grazie alla collaborazione sul territorio attivata dagli enti maggiormente vicini alle cittadine ed ai cittadini. Un dato: su 100 persone che ogni anno si rivolgono alla consigliera di parità l’85-90% è costituito da donne. Così come l’85-90% dei riguarda casi di licenziamento – reale o subdolo – dopo il rientro dalla maternità o casi di molestie sessuali sul luogo di lavoro. Le Consigliere di parità della Città Metropolitana di Torino Gabriella Boeri e della Provincia di Vercelli, Lella Bassignana, hanno infine sottolineano l’importanza della rete che consente la presa in carico dei casi segnalati dalle persone e soprattutto dell’accompagnamento attivo delle persone presso i soggetti abilitati alla tutela dei diritti.


 

c.s.

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