Lo spunto è partito dalla proposta della signora Donatella Cordova di installare nel territorio comunale di Chiusa di Pesio tre cassette rosse in cui chiunque possa liberamente inserire richieste di aiuto per sé o segnalazioni di situazioni di violenza (non solo fisica) di cui sia a conoscenza. L’idea è quella di trovare una via per non lasciare sola qualsiasi persona si trovi a vivere una condizione di violenza. La prima cassetta (in memoria, come le altre due, di Giorgio Barile) era già stata inaugurata nei locali comunali, al pianterreno, domenica 23 novembre. La seconda è stata inaugurata giovedì 27 novembre nell’atrio della Scuola Secondaria, con l’obiettivo di offrire un punto di accoglienza a tutte le alunne e a tutti gli alunni, che si trovassero a essere esposti a violenza nella già di per sé travagliata fase della preadolescenza-adolescenza. “Ho bisogno di aiuto” recita la frase che campeggia sulla cassetta, accanto al numero d’emergenza 1522, che collega l’utenza direttamente con operatori formati e attivi h 24 per accogliere eventuali richieste di aiuto. Le due inaugurazioni sono avvenute non a caso nei giorni intorno al 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In questa occasione, la scuola ha scelto di non voltarsi dall’altra, ma di sospendere momentaneamente tutte le attività didattiche in corso, per dedicarsi durante l’intera mattina del 27 novembre ad interrogarsi e riflettere sulla tematica della violenza di genere. La mattinata si è aperta con un cineforum, in cui le alunne e gli alunni sono stati introdotti alla visione del film “Io ci sono”, tratto dalla storia vera di Lucia Annibali; a seguire si è avviata una prima sessione di attività laboratoriale a piccoli gruppi, durante la quale i ragazzi hanno condiviso le loro riflessioni sul tema tramite la guida di una scheda film appositamente preparata dagli insegnanti, quindi hanno prodotto cartelloni con slogan che esprimessero i pensieri maturati. Alle ore 12 le porte della scuola si sono aperte e la dirigente scolastica Renata Varrone, che ha guidato e supervisionato l’iniziativa, ha accolto la signora Donatella Cordova, ideatrice dell’installazione delle cassette rosse, l’assessora Margherita Ferrero, rappresentante del Comune che da subito si è fatto agente promotore dell’iniziativa, e la signora Patrizia Levrone, volontaria dell’associazione “Mai + sole”, dal 2007 a sostegno delle donne vittime di violenza. Proficuo e arricchente è risultato il dialogo tra le figure citate e gli alunni. Infine è arrivato il momento culminante della mattinata: l’inaugurazione della cassetta e l’invito a non girarsi dall’altra parte, ma a farsi in ogni occasione soggetti attivi di cambiamento. Le alunne e gli alunni sono tornati a casa arricchiti dall’ascolto reciproco delle riflessioni maturate insieme, che si possono sintetizzare così: un mondo migliore, senza violenza, è possibile, a partire dall’intervento di ciascuno: ogni scelta, ogni parola, ogni gesto contano. Le insegnanti e gli insegnanti hanno concluso l’impegnativa mattinata nella convinzione di aver contribuito, con le attività proposte, alla formazione di un pensiero critico nelle giovani menti dei loro alunni. Un grazie di cuore alla signora Donatella e a tutti i soggetti che hanno preso parte attivamente alla realizzazione dell’attività. Rimane un interrogativo da svelare “dove sarà collocata la terza cassetta rossa?”.