Inizia oggi la missione in Libano degli alpini della brigata Taurinense dell’Esercito, integrati da altre unità specialistiche delle forze armate italiane, i quali opereranno nel quadro di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), la missione che le Nazioni unite conducono nella zona meridionale del Paese. La missione Unifil assegna ai Caschi Blu il compito di monitorare la cessazione delle ostilità, assistere le istituzioni locali nell'esercizio della sovranità e sostenere la popolazione civile. Il generale di brigata David Colussi, comandante della Taurinense, sarà responsabile del Settore ovest, con sede a Shama, in cui operano circa 3.800 caschi blu. I militari del 2° reggimento alpini di Cuneo - comandati dal colonnello Davide Marini - si schiereranno in teatro operativo con la bandiera di guerra per costituire la task force di manovra ITALBATT. Gli uomini e le donne della Taurinense hanno dato il cambio alla brigata Pozzuolo del Friuli e sono al loro quarto mandato nel quadro dell’operazione Leonte nel Paese mediorientale, e possono contare su una consolidata esperienza nel teatro operativo libanese, a stretto contatto con le istituzioni, civili, militari e religiose, oltre che con le comunità locali. “Il passaggio di responsabilità alla guida del Sector West di Unifil in Libano - scrive il ministro della Difesa Guido Crosetto su X - rappresenta la continuità dell'impegno dell'Italia per la stabilità e la sicurezza in una delle aree più sensibili del Medio Oriente. Le nostre Forze armate operano con professionalità e dedizione in un contesto operativo tra i più complessi al mondo, contribuendo in modo concreto al processo di pace. Rivolgo un sentito ringraziamento ai militari della Brigata Pozzuolo del Friuli per il lavoro svolto nei mesi passati e formulo i migliori auguri ai colleghi della Brigata Taurinense, certo che anche in questa nuova fase sapranno onorare l'Italia e rafforzare il dialogo e la cooperazione internazionale”.