CUNEO - La Via dei Ponti Romani

Escursione da Verzi in Val Ponci nel finalese

Luciano Giordano 27/07/2017 10:19

Immerso nel verde delle colline liguri, il territorio del finalese è ben collocato nel centro della comunità montana Pollupice; qui si trovano tranquillità, aria pura e limpidi corsi d’acqua, per un turismo sano. Inoltre rappresenta un luogo ideale per escursioni, sia a piedi che a cavallo o in mountain-bike, su sentieri storici oppure vi si trovano zone dove si può arrampicare: una trentina di siti tra le Manie, Rocca di Corno, Montesordo, Rocca di Perti, Capozoppa. In totale si sviluppano oltre 1.500 vie di arrampicata, di varie difficoltà e lunghezza. L’altipiano delle Manie costituisce, insieme a Capo Noli, la parte orientale del finalese; al centro si estende l’altipiano di San Bernardino, mentre a occidente si trovano gli altipiani di Rocca Carpanea e Rocca dei Preti ed a sud il promontorio di Caprazoppa. Si possono distinguere la zona occidentale, in cui prevalgono gli affioramenti di calcare detritico con il colore dalle varie tonalità del rosa ruggine, detti “pietra di Finale”, impiegata nell’edilizia; a oriente gli affioramenti sono in prevalenza calcareo-dolomitici. Il finalese è ricco di importanti fenomeni carsici quali caverne e grotte che hanno offerto rifugio all’uomo fin dalla preistoria. Nell’itinerario proposto sono ben visibili resti dell’epoca romana: la Via Julia Augusta è stata costruita oltre 2000 anni fa e collegava la Liguria alla Gallia mentre rimane ben poco del tracciato in Val Ponci, una strada lastricata con i suoi 5 ponti, costruiti al tempo dell’imperatore Adriano. Dopo Finalpia, per la valle Sciusa raggiungiamo Calvisio, svoltiamo a destra, attraversiamo il ponte e proseguiamo fino al paesino di Verzi (124 m.) dove è possibile parcheggiare. Qui ha inizio l’itinerario dei Ponti Romani, che dalla via Julia Augusta percorre la Val Ponci (Valle dei Ponti). Seguiamo il segnavia con un pallino rosso, passiamo nei pressi di un monolito, che nel culto celtico era dedicato al dio montano Pen. Dopo una breve camminata che offre un’ottima vista su Rocca Corno, deviamo sulla destra e dopo cinque minuti nella fitta boscaglia si scorge una grotta, in parte visitabile, denominata l’Arma delle Fate. Ritorniamo sul percorso e dopo circa 300 m. arriviamo al Ponte delle Fate che attraversiamo per poi svoltare a sinistra (segnavia rombo rosso vuoto) che conduce sotto la bella parete di arrampicata del Monte Corno. Dopo averla aggirata, con un ripido tratto raggiungiamo la cima (303 m.) dalla quale il panorama spazia a 360°. Proseguiamo nella vegetazione fino al Ciappo del Sale (332 m.); su questo piatto affioramento roccioso sono visibili incisioni rupestri, croci con coppelle e canaletti. Continuiamo sino ad un colletto con vista sulla Rocca degli Uccelli, quindi a destra sul sentiero contrassegnato con tre pallini rossi (pieni) che scende nuovamente in Val Ponci nei pressi di Cà du Puncin ed al Ponte Romano dell’Acqua. Verso destra seguiamo il segnavia con un pallino rosso (pieno) e scendiamo per la Via dei Ponti Romani, dove si possono ammirare antiche cave romane. A tratti la via Julia Augusta è ancora in buone condizioni e perfettamente lastricata e sono ben visibili i solchi segnati dalle ruote dei carri romani che trasportavano i materiali dalle cave alle imbarcazioni nel porto di Finale. Sul percorso si trovano il Ponte delle Voze o Muto e, a poca distanza, il Ponte Sordo. Abbandoniamo la Val Ponci e, sulla sinistra, un segnavia a due quadri rossi (pieni) indica la via per la zona delle Manie dove si trova l’enorme e suggestiva Grotta dell’Arma, sicuramente la più caratteristica della zona, famosa per i suoi ritrovamenti archeologici e che ora funge da museo. Continuando poi lungo il cammino contrassegnato dal segnavia con triangolo rosso vuoto, oltrepassiamo la chiesa di San Giacomo e, sulla carrozzabile delle Manie, proseguiamo per un chilometro fino all’Osteria della Briga. Dopo la curva, il sentiero sulla destra, sempre con lo stesso segno, conduce al punto di partenza, cioè Verzi. Il dislivello è di circa 700 m., il tempo totale di percorrenza varia dalle 5 alle 6 ore ed è possibile accorciare la camminata percorrendo solo la Val Ponci.

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