Il Parco fluviale Gesso e Stura si conferma come un punto di riferimento per l’educazione ambientale e la sensibilizzazione alla tutela del patrimonio naturale. Durante l’anno scolastico 2024-25, il team didattica del Parco ha realizzato più di 500 attività didattiche, coinvolgendo 8.000 studenti e 415 classi provenienti dai Comuni del Parco, dalla provincia di Cuneo e anche da altre regioni e Paesi esteri. Un impegno costante per avvicinare le nuove generazioni alla natura, promuovendo consapevolezza, rispetto e sostenibilità. Le iniziative sviluppate si svolgono sul territorio, presso le strutture del Parco e nelle scuole, spaziando tra escursioni, laboratori sensoriali e su materie scientifiche STE(A)M, attività legate all’ecologia e alla biodiversità, connesse alla flora e alla fauna autoctone, alla geologia e paesaggio fluviale. Il tutto con riferimento agli approcci trasversali dell’outdoor education e dell’educazione alla cittadinanza globale. Il Parco fluviale rappresenta uno spazio di sperimentazione in cui il sapere si trasforma in azione, relazione, cura per la comunità e per il pianeta. Un modello che si fonda su esperienza diretta, co-costruzione, contaminazione di saperi e sguardi, i cui numeri che dimostrano come l’educazione ambientale sia una priorità strategica per il territorio e l’area protetta. Tra i progetti speciali di maggior rilievo nell’anno scolastico scorso vi è quello intitolato Noi siamo Natura, realizzato presso diversi istituti scolastici della provincia di Cuneo con fondi PNRR e che ha coinvolto 4450 studenti delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado. Il percorso ha promosso la costruzione di relazioni con un approccio inclusivo, in cui le ragazze e i ragazzi hanno acquisito soft skills fondamentali per la loro crescita come la creatività, il problem solving, la capacità di innovare, la resilienza, lo spirito collaborativo attraverso l'approccio STE(A)M: si prova, si costruisce, si sbaglia e si impara dagli errori. L’outdoor education, o educazione all’aperto, è una pratica pedagogica sempre più riconosciuta per il suo impatto positivo sullo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e fisico di bambini e ragazzi. Si fonda su un principio semplice e potente: l’ambiente naturale è un’aula viva, capace di insegnare attraverso l’esperienza diretta favorendo un apprendimento più duraturo e significativo, riducendo lo stress, aumentando l’attenzione, stimolando la motricità, incoraggiando la collaborazione, l’autonomia, l’empatia e la resilienza. Un altro fattore strategico per il Parco è fare rete con altre importanti istituzioni del territorio mettendo a disposizione la propria ventennale esperienza. In occasione del Festival dell’educazione A Tutto Tondo 2025 organizzato dal Rondò dei Talenti di Cuneo, giovedì 12 luglio, i partecipanti alla Summer School Gioco e outdoor education hanno svolto una giornata di formazione su tre esperienze cardine del Parco fluviale: il percorso multisensoriale f’Orma, la mostra interattiva Change e l’apiario didattico alla Casa del Fiume. Le attività sono state condotte da Sara Ambrosoli e Paolo Cavallo, referenti del team didattica del Parco fluviale per la cooperativa ITUR e sono state importante occasione di confronto e conoscenza anche con un importante esponente dell’outdoor education il dott. Roberto Farnè, docente del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna che ha sottolineato l’urgenza di riportare i bambini al centro delle esperienze, individuando nel Parco una risorsa di eccellenza del territorio per l’educazione ambientale.