CUNEO - L’inflazione colpisce anche i gatti: prendersi cura di un micio costa l’11% in più

Cucce e trasportini tra i prodotti del mondo felino che sono rincarati di più nell’ultimo anno. Ma la passione degli italiani per i mici non viene meno

a.c. 17/02/2023 16:00

Dal 1990 il 17 febbraio è il giorno in cui si celebra la Giornata Nazionale del Gatto. Una data scelta trentatre anni fa per festeggiare i felini domestici in Italia, tramite un referendum tra i lettori della rivista “Tuttogatto”.
 
La proposta vincente arrivò dalla signora Oriella Del Col, in base al fatto che febbraio è definito “il mese dei gatti e delle streghe” e che il numero 17 (anagramma del latino vixi, cioè “vissi”: una forma verbale che potrebbe pronunciare chi è ormai morto) è collegato alla sfortuna, dunque al gatto nero. Il 17, poi, può essere interpretato come il numero che racchiude “1 vita per 7 volte”, tante quante la saggezza popolare ne attribuisce ai felini più amati. Febbraio, infine, è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, cui l’astrologia associa uno spirito libero e anticonformista, proprio come quello dei gatti.
 
L'amore degli italiani per il proprio gatto si traduce anche nell'acquisto di molti prodotti per la sua cura e per soddisfare la sua vanità. Sono cresciute nel corso dell’ultimo anno, segnala l’Ansa riprendendo i dati del comparatore di prezzi Idealo, le ricerche legate alle lettiere per gatti (+41% rispetto al 2021), alle cucce (+32%), ai prodotti per la toelettatura (+16%) e al cibo per gatti (+16%), con proposte specifiche formulate per garantire il benessere e la salute del proprio amico a quattro zampe.
 
Purtroppo, però, l’inflazione ha colpito nettamente anche questo comparto, motivo per cui prendersi cura di un gatto oggi costa di più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infatti, l’inflazione legata al mondo felino ha toccato l’11% a gennaio 2023, ma non è mai scesa sotto la soglia del 10% già da giugno 2022. Tra i prodotti che hanno fatto registrare un incremento maggiore dei costi si segnalano le cucce e i trasportini (+19%), ma anche le toilette e gli accessori per gatti (+15%), le lettiere (+12%) e i tiragraffi (+5%). Con la comparazione dei prezzi, infatti, nel corso degli ultimi 12 mesi il risparmio massimo medio sui prodotti per gatti ha sfiorato circa il 14%. Con risparmi medi del 26% per i tiragraffi, del 20% per gli accessori per gatti, del 15% per i giochi a loro dedicati, del 14% per cucce e trasportini e di oltre il 10% per toilette e prodotti veterinari.
 
Per fortuna non bastano i rincari a scoraggiare la passione degli italiani per i gatti. Secondo Legambiente sono tra i 10 e i 15 milioni quelli che vivono con una famiglia umana, tra 700mila e un milione quelli liberi nelle colonie feline registrate. Tra le 66mila e le 72mila persone sono impegnate ufficialmente nel loro accudimento volontario. Resta molto da fare, tuttavia, per la loro tutela: stando al focus “A-mici in Città”, realizzato dall’associazione ambientalista nel 2021, il 34,7% delle amministrazioni comunali dichiara di avere colonie feline presenti sul proprio territorio e solo il 26,4% sa quanti gatti ci siano in queste stesse colonie. Tra i comuni che sanno di avere colonie feline, soltanto il 16,4%, dichiara di aver sterilizzato più del 90% dei gatti presenti nelle sue colonie. Appena il 13,9% dei comuni dichiara di aver promosso campagne di sterilizzazione, mentre il 9,8% ha realizzato campagne per l’adozione di gatti in cerca di casa. Il 5,6% dichiara di avere Gattili sanitari (strutture pubbliche indispensabili per curare gli animali liberi malati o feriti) presenti sul proprio territorio o convenzionati e solo il 3,2% dichiara di avere oasi feline.

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