TARANTASCA - Mancano due mesi all'apertura del baby parking di Tarantasca

La titolare, Simona Sedda, ha già le idee chiare su orari e progetti. I locali saranno chiusi solo la domenica

02/02/2018 09:46

Mancano circa due mesi all'avvio di un nuovo servizio per le famiglie di Tarantasca. Stiamo parlando del nuovo baby parking che aprirà i battenti in via Carletto Michelis, 2. La titolare, Simona Sedda, 29enne diplomata alle Magistrali, ha frequentato un master in “Family Educational Coaching” e ha già diverse esperienze, tra cui la fondazione di un'associazione che si occupa di donne sotto molteplici aspetti, dall'autonomia alla percezione di sé. Nonostante l'apertura sia prevista per aprile, la titolare ha già le idee molto chiare su quelli che saranno gli orari del servizio di custodia, attivo dalle 7 alle 19 dal lunedì al venerdì. Il sabato sarà sicuramente attivo un 'servizio feste', ma la modalità è ancora in fase di definizione. I locali saranno chiusi solo la domenica. “Si tratta di un progetto che inizio con grande felicità e entusiasmo - spiega Simona Sedda, che nel frattempo è impegnata a ricercare una persona che possa aiutarla a partire – Deve necessariamente avere un diploma magistrale, oppure una laurea con titolo inerente”. Nelle scorse settimane è stata fatta una scrematura tra i tanti curricula ricevuti, ora siamo in una fase di approfondimento.
 
Di sé e della sua esperienza Simona racconta: “Ho acquisito competenze nella gestione delle relazioni fra bambini, con il genitore e fra pari. Come educatore, mi considero un mezzo, un supporto, per rendere il distacco dal genitore il meno traumatico possibile, capace di stimolare e rinforzare le risorse dei bambini, accompagnare durante la crescita, sostenere nella scoperta, con regole precise”. La neo-responsabile del baby parking crede molto nella programmazione neuro linguistica: “Attraverso la Pnl ed altre tecniche di comunicazione si può essere più efficaci nelle richieste e nelle indicazioni, risorsa importante anche come strumento per il genitore nella gestione delle dinamiche che si creano in famiglia. Con il tempo acquisito un tipo di comunicazione più consapevole, che rispetta se stessi e gli altri, senza minare l’autostima, traducendo i rapporti in serenità, con meno spreco di energie e più soddisfazione”.

c.s.

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