BORGO SAN DALMAZZO - "Memo4345": apre la mostra dedicata agli ebrei deportati da Borgo San Dalmazzo tra il '43 e il '44

Il percorso espositivo è stato allestito all'interno della ex chiesa di Sant'Anna: "Una storia che per troppi anni è stata dimenticata"

a.d. 05/09/2021 16:57

Stamattina, domenica 5 settembre, è stato inaugurato a Borgo San Dalmazzo “Memo4345”. Si tratta di un percorso espositivo multimediale storico e didattico, allestito all’interno della ex chiesa di Sant’Anna, che accompagna i visitatori alla scoperta della storia dei 357 ebrei (334 stranieri, 23 italiani) deportati ad Auschwitz dal campo di concentramento attivo proprio a Borgo tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. “Memo4345” va ad integrare un’area, quella adiacente alla stazione ferroviaria dalla quale i convogli partirono verso i campi di sterminio nazisti, dov’è già presente il Memoriale della Deportazione inaugurato 15 anni fa nell’ambito del progetto Interreg “La memoria delle Alpi”.
 
I contenuti dell’esposizione sono stati curati da Adriana Muncinelli, collaboratrice dell’Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo, già ideatrice e responsabile del progetto di ricerca “Oltre il nome”, condotto in collaborazione con Elena Fallo e successivamente sfociato nella pubblicazione del saggio omonimo, edito nel 2016 da Le Château Edizioni di Aosta, di cui è in corso la stampa della seconda edizione. “Questo progetto è l’ultimo atto di un lungo percorso, che dimostra che i sogni si possono realizzare”, ha commentato la stessa Muncinelli: “Un lavoro reso possibile dall’impegno di tanti: io ci ho messo i contenuti, l’amministrazione ha lavorato per trovare fondi e locali, tecnici e grafici hanno dato il loro contributo. Il lavoro di tutti è stato importante per trasformare le idee in realtà”.
 
Ad aprire la cerimonia di inaugurazione è stato il presidente della Provincia Federico Borgna, seguito dal sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta: “Questa è una storia che per molti anni è stata dimenticata, con questo progetto diamo seguito a un percorso iniziato tanti anni fa. - ha spiegato il primo cittadino borgarino - Si tratta di un progetto importante, per costruire una memoria collettiva e per non dimenticare, affinché ciò che accadde non si ripeta mai più”.
 
Nel 2006 con il memoriale inaugurammo una sorta di ‘sentinella’, - ha detto il vicesindaco e assessore alla Cultura di Borgo San Dalmazzo Roberta Robbione - oggi aggiungiamo una ‘voce narrante’ che ci spiega chi erano le persone che arrivarono a Borgo dalla Francia, cosa le portò qui e cosa accadde loro in quei giorni”. Sul palco allestito nella piazza del memoriale si sono poi susseguiti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni locali, della parlamentare borgarina Chiara Gribaudo, del presidente del Parco Alpi Marittime Piermario Giordano e del presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo Sergio Soave.
 
Particolarmente toccante l’intervento di Nathalie Dreyfus, presente tra il pubblico insieme a diversi altri famigliari degli ebrei che vennero deportati da Borgo San Dalmazzo (i suoi bisnonni da Borgo furono inviati ad Auschwitz), che ha ringraziato l’amministrazione per l’impegno nel tenere viva la memoria di ciò che accadde in quei mesi a cavallo tra il 1943 e 1945. 
 
La gestione del percorso museale sarà affidata all’Atl del Cuneese, già titolare dell’Ufficio Turistico IAT di Borgo San Dalmazzo. La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica (è consigliata la prenotazione), mentre dal lunedì al venerdì sarà aperta su richiesta per gruppi e scolaresche. Inoltre, dal 17 settembre all’8 ottobre, tutti i venerdì pomeriggio sono in calendario momenti informativi dedicati a insegnanti delle scuole medie e superiori del territorio. Sabato 25 settembre “Memo4345” aderirà inoltre alle Giornate Europee del Patrimonio con una speciale apertura serale. Per info e prenotazioni: dal mercoledì alla domenica, tel. 0171266080, mail info@memo4345.it. “Memo4345” è un progetto del Comune di Borgo San Dalmazzo, realizzato anche con il contributo del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), nell’ambito di Vermenagna-Roya (Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA 2014/20), e con il contributo di Fondazione CRC per restauro e valorizzazione della ex chiesa di Sant'Anna, grazie al Bando Patrimonio Culturale.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro