CUNEO - Miss Italia “accende” l’8 marzo al Santa Croce

Francesca Bergesio madrina dell’evento che l’Aso e la Fondazione Ospedale hanno dedicato al mondo femminile: “La prevenzione non sia un tabù”

Redazione 08/03/2024 18:48

Per l’8 marzo l’ospedale Santa Croce di Cuneo si tinge di rosa. Ad accendere le luci sulla facciata, con la scritta “Donna, oggi e sempre. Ci prendiamo cura di te”, c’era una madrina d’eccezione: Francesca Bergesio, miss Italia 2023.
 
La regina della bellezza italiana è anche studentessa di medicina, iscritta al primo anno della Saint Camillus International Medical University di Roma. “Tenevo moltissimo ad essere presente oggi qui, - ha detto la miss cerverese - per due motivi fondamentali: il primo è che oggi è la giornata internazionale della donna, dove festeggiamo tutti i valori e le conquiste che negli anni con molta difficoltà abbiamo ottenuto”. L’altra ragione è legata allo scopo della giornata, l’open day di prevenzione che l’Aso Santa Croce e Carle, in collaborazione con la Fondazione Ospedale Cuneo, ha indetto coinvolgendo diversi ambulatori specialistici: “La prevenzione è spesso un argomento tabù, perché viviamo una vita frenetica e i tanti impegni la tengono lontano da noi, o perché ci fa paura scoprire un male che potrebbe radicalmente cambiare la nostra vita. Dobbiamo affidarci ai medici per conoscere meglio il nostro corpo”.
 
A fare gli onori di casa c’era il direttore generale dell’ospedale Livio Tranchida, insieme all’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alla presidente della Fondazione Ospedale Cuneo Silvia Merlo. Sono in corso dal pomeriggio, presso il Centro Salute Donna, le visite ad accesso diretto dedicate problemi di endometriosi e menopausa, visite senologiche, screening di tireopatie, consulenze pre e post-partum, disfunzioni del pavimento pelvico, counseling su alimentazione, riduzione rischio oncologico e cardiovascolare, visite di controllo nei e cute, prevenzione del melanoma. A tutte le donne che accedono al Centro un dolce omaggio dell’azienda Venchi, da parte della Fondazione Ospedale Cuneo.

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