CUNEO - Monte Bignone

“Da Albenga ad Alassio per la Via Julia Augusta e il Sentiero dell’Onda”

Luciano Giordano 17/08/2017 09:31

L’itinerario che vi illustro questa volta si snoda ad anello sulle antiche tracce dei romani; sono infatti visibili i resti di alcuni siti archeologici e chiesette. E’ un balcone che offre splendidi panorami, dalla piana di Albenga fino a tutto l’arco del golfo e all’isola Gallinara.
Arrivando dall’autostrada attraversiamo l’abitato di Albenga e il ponte rosso sul fiume Centa per incontrare poi via Fratelli Ruffini (è possibile parcheggiare in via Don Giacomo Lasagna, lungo il fiume). Risaliamo via San Calogero fino alla diramazione evidenziata da alcuni cartelli indicanti “il Pilone Monumento Funerario, anfiteatro Romano – Via Julia Augusta (anno 13 a.C.)”, con un quadrato vuoto rosso. Su una bacheca vi sono informazioni riguardanti anche il passaggio del Camino di Compostela verso Roma, e il sentiero AVBS (Alta Via Baia del Sol).
L’antica via romana Julia Augusta, costruita nel 13 a.C. per volere dell’imperatore romano Ottaviano Augusto per collegare Roma alla Gallia e alla Spagna, nel tratto tra Albenga e Alassio costituisce un percorso storico-naturalistico tra i più suggestivi della Liguria.
Camminiamo tra villette, giardini e orti con bellissime piante di limoni, per 4 – 5 chilometri quasi pianeggianti lungo stradine asfaltate, sterrate, private e sentieri; lungo il percorso possiamo ammirare resti di siti archeologici (necropoli funerarie, arena romana), una chiesa dedicata a Sant’Anna ai Monti (IX – X secolo, prima parrocchia di Alassio), oggi in stato di degrado e abbandono. Di fronte a noi un bellissimo scorcio sull’Isola di Gallinara (pare che l’isola prese il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in passato). Arriviamo quindi nei pressi dell’arco di Santa Croce e dell’omonima cappella (130 m., 2 ore).
La Chiesetta di Santa Croce, in pietra e in stile romano, ben restaurata, fu edificata nel XI secolo dai Monaci Benedettini provenienti dalla vicina Isola Gallinara, sono ancora oggi conservati i resti dei muri perimetrali originali.
Una breve sosta, un’occhiata al sottostante porticciolo di Alassio, per raggiungere poi, in fondo al piazzale, un sentiero che si stacca sulla destra, seguendo l’insegna “Monte Bignone” (pallino rosso, ore 1,40). Proseguiamo con ripida salita a zig-zag sul crinale in mezzo a piccoli arbusti di Cisto e pini, con una bellissima vista verso sinistra su Alassio e la sua bella spiaggia; giunti a 330 metri di quota incrociamo vari  sentieri: sulla destra per Albenga attraverso il Sentiero dell’Onda (in caso non volessimo salire al Monte Bignone potremmo seguirlo per tornare indietro, segno onda rossa), sulla sinistra il sentiero che arriva da Solva – Alassio. Ad un centinaio di metri in questa direzione c’è un bel posto per fermarsi a pranzare e riposare, con un tavolo e panche.
Noi proseguiamo verso il Bignone (segno pallino rosso); arrivati alla sella in breve guadagniamo la vetta e la crocetta di ferro del Monte Bignone (520 m.).
Per scendere ad Alberga seguiamo l’indicazione con due pallini rossi per immettersi poi nel Sentiero dell’Onda, camminando paralleli alla via romana ma molto più in alto. Panorama spettacolare sulla grande e fertile piana di Albenga tagliata dal fiume Centa. La discesa si fa più ripida, passiamo vicino ad un’antica casa di colore rosso ligure con una torre e tagliamo alcuni tornanti; dopo la chiesetta di Madonna di Fatima rientriamo sulla passeggiata archeologica e raggiungiamo Alberga.
E’ una classica e piacevole escursione nella riviera ligure, esposta completamente al sole, di modesto dislivello, circa 550 metri in salita, circa 5 ore di tempo complessivo e un percorso di 10/12 chilometri.

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