BORGO SAN DALMAZZO - 'Nuovo biodigestore a Borgo San Dalmazzo, si valutino attentamente costi e benefici a livello ambientale'

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Legambiente Cuneo e Pro Natura Cuneo relativamente al progetto del nuovo impianto progettato da Acsr

r.c. 20/11/2019 14:20

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Legambiente Cuneo e Pro Natura Cuneo relativamente al progetto del nuovo biodigestore che Acsr intende realizzare a Borgo San Dalmazzo. Le due associazioni hanno anche depositato in Provincia le loro osservazioni tecniche sullo studio di fattibilità.
 
Legambiente Circolo di Cuneo e Pro Natura Cuneo hanno presentato alla Provincia le proprie osservazioni al Progetto ACSR di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente con produzione di biometano. In sintesi, pur non essendo in linea di principio contrari al progetto, si esprimono alcune perplessità e richieste di approfondimenti. In particolare si fa rilevare come sia sopravvalutata la quantità di compost prodotto in seguito al processo di digestione anaerobica per la produzione di biometano, che, secondo noi, sarebbe inferiore. Quindi, il compostaggio “tradizionale” fornisce una maggior quantità di compost da utilizzare in agricoltura. E di questo si dovrebbe tenere conto, senza considerare che la produzione diretta di compost dovrebbe essere prioritaria alla luce delle politiche di recupero/riutilizzo dei rifiuti (che privilegiano il recupero di materia, prima che di energia); il suolo, destinatario del compost di qualità, risulta sempre più impoverito, ed ha assoluta necessità di ripristino del tenore di sostanza organica (humus). Questa pratica, oltreché migliorare la fertilità del suolo, si tradurrebbe anche in notevole beneficio in termini di carbonio accumulato, e, quindi, minore quantità di anidride carbonica in atmosfera (responsabile dei cambiamenti climatici). Il timore è che il grosso fabbisogno di frazione organica da rifiuti per l’alimentazione del biodigestore possa portare anche ad una riduzione (anziché un auspicabile incremento) della frazione attualmente compostata direttamente da molti cittadini (l’ottima pratica definita compostaggio domestico, ancora recentemente promossa e incentivata dalla Regione Piemonte), salvo provenire in alternativa da distanze considerevoli, con ciò riducendo i vantaggi della produzione di biometano. Le attuali problematiche relative alla produzione di compost presso ACSR (odori molesti), addotte anche quale ulteriore giustificazione della scelta di produrre biometano, si potrebbero risolvere altrimenti adottando soluzioni tese alla produzione decentrata di compost in impianti più piccoli e meno impattanti sotto vari punti di vista. E sarebbe auspicabile anche valutare/incentivare il cosiddetto compostaggio di comunità, previsto dalla normativa. Insomma quello che si chiede è una attenta ed approfondita valutazione costi/benefici in termini ambientali, cosa che a nostro parere difetta nel progetto in questione.
 
Il presidente di Legambiente Cuneo - Bruno Piacenza
Il presidente di Pro Natura Cuneo - Domenico Sanino

 

Notizie interessanti:

Vedi altro