CUNEO - Oltre 500 alunni delle scuole primarie Revelli e Rolfi di Cuneo a lezione di educazione stradale con l’ACI

Gli studenti hanno ricevuto nozioni su cosa fare quando si è a bordo di un’auto e sui comportamenti da tenere quando si cammina lungo la strada

07/04/2023 10:45

Oltre cinquecento alunni della scuola primaria Revelli e Rolfi dell’Istituto comprensivo statale “Viale Angeli” di Cuneo, dalle classi prime alle classi quinte, sono coinvolti in queste settimane in alcune lezioni di educazione stradale con l’Automobile Club Cuneo. Le lezioni, tenute dal direttore Giuseppe De Masi, vertono sul modulo “TrasportACI Sicuri”, riservato alle classi prime e seconde con l’obiettivo di informare e dare suggerimenti sui comportamenti corretti per il trasporto dei più piccoli in automobile, e sul modulo “A passo sicuro”, riguardante i pedoni e i comportamenti corretti e scorretti che si hanno in prossimità degli attraversamenti pedonali. Ventisei, in tutto, le classi coinvolte: le lezioni sono iniziate a fine marzo alla scuola Revelli, riprenderanno dopo Pasqua all’istituto Rolfi.  
 
“Da diversi anni il nostro Automobile Club – afferma il direttore dell’Automobile Club Cuneo, Giuseppe De Masi – propone questa campagna di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale per i bambini delle scuole. ‘TrasportACI Sicuri’ha come finalità generale quella di contribuire al processo di formazione dei più giovani, nell’esigenza di attivare una conoscenza dei principi della sicurezza sulla strada, con particolare riguardo alle norme di comportamento da tenere in auto, stimolando la curiosità dei bambini per le principali regole ed interagendo con le loro dirette esperienze, al fine di modificare conoscenze errate e comportamenti inadeguati in abitacolo. Con ‘A passo sicuro’, invece, abbiamo preso in considerazione pedoni e attraversamenti pedonali perché, mentre negli ultimi anni il numero di incidenti stradali sulle strade urbane è nel complesso diminuito, è invece aumentato quello nei quali sono coinvolti i pedoni, molti dei quali si trovavano su o in prossimità di un attraversamento pedonale. L’obiettivo di queste giornate in classe è stato e sarà quello di aumentare la consapevolezza da parte degli alunni dei comportamenti non corretti e dei conseguenti possibili rischi a cui sono sottoposti come passeggeri e pedoni quando non vengono messi in atto semplici, ma fondamentali accorgimenti”.
 
I bambini hanno preso parte alle lezioni frontali nell’ambito delle ore di educazione alla cittadinanza portate avanti in ambiente scolastico. Con l’ausilio di un video, hanno potuto apprendere come si sistema la cintura di sicurezza, quali sono i seggiolini loro adatti in base all’altezza, ma soprattutto quali sono i comportamenti errati e da debellare quando si sale in automobile: tra le cose da non fare viaggiare in braccio ad un adulto, mangiare cibi con bastoncini, disturbare chi guida. Questi, invece, i comportamenti da mettere sempre in atto: sedersi su un seggiolino adatto anche per viaggi di breve distanza, allacciare correttamente le cinture di sicurezza sui sedili, riporre zaini e bagagli nel bagagliaio. Lungo la strada dare la mano ad un adulto stando nella parte interna del marciapiede; in prossimità di strisce pedonali invece, ricordarsi di guardare sempre da ambo le parti prima di attraversare e non farlo se un mezzo in sosta impedisce la completa visuale della carreggiata. Al termine dell’incontro, ogni bambino ha ricevuto un attestato di partecipazione al corso.
 
Secondo alcuni dati diffusi dall’Aci e ETSC (Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti), è ancora elevata la quota di bambini (0-14 anni) deceduti in incidenti stradali nel nostro Paese nel 2021. In aumento – rispetto al 2019 – la fascia 5-14 anni, a fronte di una diminuzione per quasi tutte le altre età. Sono 28 i bambini che hanno perso la vita in incidenti stradali nel 2021. Di questi, 23 tra 5 e 14 anni (erano 18 nel 2019 e ben 29 nel 2020). In particolare, nella classe di età 5-9 anni, rispetto al 2019, le vittime salgono da 4 a 6. Nella classe 10-14 anni, invece, passano da 14 a 17. Rispetto alla media europea, da noi la situazione risulta, comunque, migliore. Nell’ultimo triennio, infatti, il numero di bambini morti per milione di abitanti è pari a 6, contro i 9 della media UE.
 

c.s.

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