Il sale è da sempre al centro di discussioni e abitudini quotidiane: c’è chi lo preferisce abbondante, chi lo dosa con parsimonia. Al di là dei gusti personali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo di sale inferiore a 5 grammi al giorno per gli adulti, pari a circa 2 grammi di sodio. Un’indicazione importante che rende necessario fare chiarezza e promuovere una corretta informazione alimentare. Stante l’alto consumo di pane nel nostro Paese, Confartigianato Cuneo ha chiesto a Vincenzo Pallonetto – rappresentante provinciale e regionale, nonché presidente nazionale dei panificatori di Confartigianato – di aiutare a comprendere meglio il tema. “Il pane – spiega Pallonetto – non è soltanto un alimento, ma un simbolo profondamente legato alla storia e alle tradizioni dei nostri territori. È anche uno degli alimenti più consumati in Italia e, nella sua preparazione, il sale gioca un ruolo fondamentale. Occorre però fare attenzione: se realizzato con sale iodato, il pane può garantire un apporto prezioso di iodio, compreso tra 25 e 50 μg ogni 100 grammi, contribuendo così fino al 30% del fabbisogno giornaliero”. Ma perché lo iodio è così importante? “Lo iodio – spiega Pallonetto – è essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei che regolano il metabolismo energetico, la temperatura corporea, la funzione cognitiva e la crescita. Una sua carenza, anche lieve, può provocare affaticamento, difficoltà di concentrazione, aumento di peso, gozzo e, nei casi più gravi, problemi nello sviluppo neurocognitivo dei bambini. L'apporto giornaliero raccomandato di iodio è di 150 μg per gli adulti, 250 μg in gravidanza. Tuttavia, molte persone non raggiungono questa soglia, soprattutto quando limitano il consumo di sale o utilizzano sale non iodato. Ecco perché uno degli strumenti più semplici e accessibili per prevenire la carenza iodica è l'utilizzo di pane preparato con sale iodato”. Consumare regolarmente pane preparato con sale iodato significa, insomma, contribuire alla prevenzione dei disturbi tiroidei, favorire un corretto metabolismo, sostenere lo sviluppo nei bambini e la salute materna, oltre a contrastare la carenza di iodio nella popolazione. Ma il pane con sale iodato è adeguato anche in caso di chi deve seguire una dieta povera di sodio? “Certo. Secondo studi accreditati, – aggiunge Pallonetto – anche chi deve seguire una dieta iposodica, ad esempio per ipertensione o ritenzione idrica, può beneficiare dell'uso di sale iodato a basso contenuto di sodio: esistono infatti sali iposodici iodati, ideali per chi vuole proteggere la propria salute cardiovascolare senza rinunciare all'apporto iodico”. I panificatori artigiani da sempre sono attenti alla qualità delle materie prime e la cura nei processi di preparazione, avendo a cuore il benessere dei consumatori. “Come imprenditori e artigiani – conclude Pallonetto – vogliamo valorizzare l’arte della panificazione in Italia, creando un ambiente favorevole per tutti i panificatori, grandi e piccoli, ma soprattutto mettendo al centro i nostri clienti. In questo senso vogliamo evidenziare la consapevolezza sui benefici del pane artigianale, incentivando il consumo di produzioni locali. Vanno in questa direzione le iniziative di proposte di legge per la definizione, appunto, del vero “pane artigianale” e le tante attività e progetti che abbiamo realizzato per promuovere le nostre eccellenze. Questo, anche in un’ottica di sostenibilità, al fine di garantire che il pane italiano continui a essere un simbolo di qualità e tradizione, mantenendo un alto standard e contribuendo allo sviluppo del settore”.