DRONERO - Parla Oreste Uberto, nuovo comandante della Polizia locale di Dronero: "Ho moltissimi progetti"

Nominato dal sindaco Marco Astesano il 5 ottobre scorso, torna dove più di vent'anni fa aveva iniziato la sua carriera

Simone Dutto 22/11/2021 09:58

 
Il 5 ottobre scorso Oreste Uberto è stato nominato dal sindaco Marco Astesano, comandante della Polizia locale di Dronero. La nomina è arrivata dopo il pensionamento del dottor Vercesi ed è frutto di una lunga gavetta durata anni, durante la quale Uberto ha conseguito una laurea magistrale in Scienze della Pubblica amministrazione e successivamente un master in Informatizzazione della Pubblica amministrazione. Il nuovo comandante ha dovuto lasciare la città di Busca, dove ha lavorato per 16 anni come Ispettore e tornare a Dronero dove più di vent’anni prima aveva iniziato la sua carriera da vigile.
 
Quale tipo di percorso l’ha portata a ricoprire questo ruolo?
 
Il percorso è stato lungo perché ormai da diversi anni è richiesta una laurea ed un concorso di ‘accesso’ alla categoria D necessaria per eventuali attribuzioni di posizione organizzativa. Ho ultimato gli studi con la laurea magistrale nel 2010 e nello stesso anno, grazie ad una borsa di studio, ho potuto frequentare per un anno accademico un master a Como sull’informatizzazione della pubblica Amministrazione. La difficoltà più grande però derivava dalla quasi assenza di concorsi a causa del blocco delle assunzioni. L’occasione è arrivata con il Concorso di Borgo San Dalmazzo in convenzione con Dronero per due posti da Vicecomandante a luglio 2020. Dopo il superamento del concorso ho lasciato a malincuore la città di Busca per ritornare a Dronero.
 
È al comando della polizia locale da poco più di un mese, che tipo di corpo ha trovato?
 
Ho ritrovato degli amici e persone con le quali avevo iniziato il mio lavoro. Negli anni, proprio a causa della carenza di personale, hanno assunto un’autonomia gestionale non indifferente. Ognuno ha sviluppato la propria professionalità legandola alle proprie caratteristiche di personalità e mettendola a servizio dell’ufficio.
 
Quale tipo di rapporto ha con i suoi colleghi e sottoposti?
 
La stima ed il rispetto reciproco sono alla base di ogni tipo di rapporto, un valore aggiunto se tutto questo lo troviamo in un contesto lavorativo. Amo ciò che faccio soprattutto perché mi offre la possibilità di lavorare fianco a fianco ai miei agenti confrontandomi in ogni decisione. Nella mia esperienza lavorativa ho dovuto rispondere a numerosi comandanti e quelli che hanno condiviso di più con me, sono stati quelli che mi hanno fatto crescere maggiormente a livello professionale.
 
Quali sono i progetti che pensa di attuare per il benessere e il futuro della città di Dronero?
 
I progetti sono moltissimi ma spesso bisogna tener conto di una importante “burocratizzazione” che appesantisce la macchina e spesso ci distoglie dal nostro ruolo principale. Credo, in linea con la nuova amministrazione e con i colleghi, che sia necessario da subito snellire alcune procedure interne per poi dedicare maggiori risorse al territorio, all’ordine e alla pulizia di Dronero.
 
Qual è la sua idea di Polizia Locale e quale messaggio vorrebbe mandare ai cittadini droneresi?
 
Il nostro ruolo è complicato perché spesso è abbinato al solo aspetto sanzionatorio. Questo è sicuramente importante per la funzione di controllo che ci viene attribuita dalle norme, ma in realtà è molto marginale rispetto alle varie incombenze che interessano i nostri uffici. Per questo motivo ritengo indispensabile che ci sia una polizia locale che sostenga sempre un approccio propositivo, di ascolto e di indirizzo. Se facciamo bene la nostra parte in questo senso godremo maggiormente della fiducia dei nostri cittadini senza far venir meno gli obblighi derivanti dalle nostre funzioni. Ogni giorno cercherò di posare i ‘gradi’ per lavorare in prima linea con i colleghi, pur consapevole delle responsabilità che il mio ruolo richiede.

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