VIGNOLO - Più di cento persone a Vignolo per la 'Protesta dei pesci di fiume'

L'iniziativa organizzata da diverse associazioni ambientaliste per denunciare il rischio di scomparsa della biodiversità acquatica

27/01/2020 09:10

Più di cento persone hanno partecipato a Cuneo alla manifestazione “La protesta dei pesci di fiume” organizzata in tutta Italia sabato 25 gennaio dalle principali associazioni ambientaliste e da gruppi di pescatori sensibili all’ambiente per denunciare il forte rischio di scomparsa della biodiversità acquatica, non solo per i cambiamenti climatici già in atto, ma anche a causa del proliferare di centraline idroelettriche che sottraggono importanti quantità di acqua a fiumi, torrenti e rii montani. Un grave danno a fronte di un contributo di energia rinnovabile irrisorio, possibile solo grazie agli incentivi pubblici a favore di chi propone e gestisce tali impianti.
 
A Cuneo la manifestazione è stata organizzata da Legambiente Cuneo, Pro Natura Cuneo, Lipu Cuneo, Cuneo Birding e Spinning club Italia, sezione di Cuneo e si è svolta nel Comune di Vignolo, in frazione Santa Croce, dove si trova una delle aree più interessanti del nostro territorio, perché ben quattro canali irrigui sono stati costruiti a livelli diversi lungo la scarpata che degrada verso il fiume Stura. Alcuni canali risalgono al XV secolo e hanno conservato l’aspetto originario con fondo e pareti in pietra. Passano in un ambiente paesaggisticamente e ambientalmente eccezionale.
 
Spiegano i promotori della protesta: "Purtroppo questi canali (Rosa, Roero, Morra, Miglia) sono oggetto di parecchie richieste di concessione ad uso idroelettrico che, se realizzate, ne snaturerebbero il notevole valore storico e paesaggistico, oltreché impoverire ulteriormente la portata del fiume Stura; i canali, per di più, sono situati nell’area del parco fluviale in zona oggi dichiarata protetta. Chiediamo il rispetto della Direttiva Quadro europea “Acque”, anche quando si tratta di energia idroelettrica. Infatti, uno degli slogan della manifestazione era 'basta incentivi all’idroelettrico nei corsi d’acqua naturali'”.
 
 

c.s.

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